Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Una funicolare Marina Grande – Anacapri o soltanto Capri Anacapri, una funivia o anche scale e tappeti mobili. Sono tante le ipotesi sul tavolo per garantire una viabilità diversa e alternativa sull’isola azzurra, necessità resa ancor più evidente, dopo l’episodio dello scorso venerdì, quando come un proiettile si è staccato un masso dal costone roccioso, finendo sulla provinciale Capri-Anacapri, unica arteria stradale di collegamento, e soltanto per miracolo e volere della Madonnina che proprio in quel punto vive nella Grotta della Madonna di Lourdes, non si è trasformato in tragedia ma in un colpo a salve. La successiva chiusura di qualche ora, l’attuale senso unico alternato regolamentato da semaforo nel punto interessato dalla vicenda, gli ulteriori accertamenti e verifiche tecniche che vedono nuovamente all’opera i tecnici per ulteriori accertamenti per garantire ad isolani e vacanzieri di percorrere in tranquillità e sicurezza l’unica via per veicoli che collega i due comuni di Capri e di Anacapri, di competenza della Città Metropolitana, anche se ad intervenire con celerità e prontezza sono state entrambe le amministrazioni comunali isolane, sono soluzioni alle quali, come sottolineato da più parti sulla terra dei Faraglioni, vanno affiancate idee e progetti per avere trasporti alternativi. La pista più naturale porta e riporta alla funicolare per Anacapri. Un mezzo su ferro che senza sostituirsi a quello su gomma, ma ponendosi come seconda possibilità al transito per raggiungere il comune alto dell’isola azzurra, che era stato anche già protagonista di una serie di studi e iniziative, anche concrete, per la sua realizzazione. Tra le ipotesi sia una linea Marina Grande-Anacapri e viceversa con fermata intermedia a Capri, sia una funicolare Capri-Anacapri, a completamento della già esistente, da più di cento anni, Marina Grande-Capri. Ma non solo. Ad essere percorribili ci sarebbero anche le ipotesi di una funivia per Anacapri, delle scale mobili o ulteriori soluzioni sulle quali le riflessioni si rendono necessarie per adeguare le infrastrutture isolane alla movimentazione odierna