Focus
di Massimo Maresca
Una scia luminosa
In questi giorni, nonostante le pesanti conseguenze della pandemia, sull’isola di Capri si comincia a sentire il profumo delle festività natalizie. Gli alberi luminosi installati nelle varie zone, insieme a luci e musica nel centro storico, richiamano ad un clima più sereno, più disteso. Eppure le difficoltà non mancano, soprattutto quest’anno, per ovvi motivi. Ecco perché è bene andare a scovare e imparare a notare quei piccoli segni di speranza, quelle flebili linee di luce che sul territorio isolano danno ancora modo di sperare.
È questo il caso della stella cometa installata sulla cappella di Santa Maria del Soccorso, in zona Tiberio, esattamente al di sopra del fantasma di Villa Jovis. Proprio lì, dove tutto sembra morto e abbandonato dalla vita, spunta una luce. Artificiale, è chiaro. Ma è pur sempre un segno che, chi l’ha posizionato, desidera ostentare.
Parliamo di alcuni volontari che, in tutta sicurezza e con le dovute precauzioni, domenica mattina hanno raggiunto la cappella di Monte Tiberio e hanno collocato la luminaria. Qualcosa di semplice e discreto ma molto evidente nel buio della notte. Chi guarda ad est e riesce ad avere libera la visuale dei ruderi romani, può notare questa luce a forma di cometa che si pone come un faro nell’oscurità.
Il messaggio di carattere religioso vuole essere per tutti, indistintamente, un grido silenzioso di speranza, un invito ad alzare gli occhi in questo tempo difficile ma ricco di desideri di bene e di libertà.