Focus
di Massimo Maresca
Il 2020 caprese
Non c’è che dire. Il 2020 è l’anno del Covid-19. Nessuno lo può negare. Un anno che ha messo a dura prova la popolazione mondiale che, forse per la prima volta nella storia, si è sentita come parte di un’unica realtà, priva di confini istituzionali. Il dilagare del contagio ci ha fatto comprendere che le uniche dogane reali sono i nostri respiri, il tocco delle nostre mani, i luoghi che condividiamo. Un anno che ci ha fatto sperare, a un certo punto, in un’umanità migliore e meno egoista e che poi ci ha disilluso con le solite, squallide e conosciute ingiustizie quotidiane di paese. Insomma sembra che l’uomo sia proprio rapido a inventarsi teorie e distruggerle nello stesso tempo.
Anche Capri ha subito forti danni da questo 2020, non solo a livello economico (cosa comprensibile a tutti), ma soprattutto a livello umano. L’inverno caprese, isolato e silenzioso, si è allargato a dismisura, aprendo voragini in un contesto sociale già particolare in sé. Ma questo non scoraggia nessuno.
Ecco perché abbiamo voluto riprendere solo alcune tra le tante notizie belle di questo anno comunque ansioso, per non dimenticare che in mezzo alle tante paure non sono mancati i motivi di orgoglio e i punti luce. E non sono mancati i sorrisi, quelli che accoglieranno l’anno che verrà.
A Gennaio: Alberto Angela, in un servizio girato in loco per il programma “Meraviglie”, ha indicato Capri come un sogno che si è fatto isola. Nello stesso mese il maestro Di Stefano ha ricevuto il riconoscimento campano Premio Alberto Sbrescia, per “aver portato lustro internazionale alla regione”.
A Febbraio: in un convegno sul gioco d’azzardo, tenuto dai sindaci della provincia napoletana, Anacapri diventa esempio e primo comune no slot in Italia. Nello stesso mese la piazzetta si fa palco di flash mob per sensibilizzare sulla questione elisoccorso, argomento sempre molto delicato.
A Marzo: in piena pandemia esplodono le attività di volontariato per aiutare i cittadini che restano in casa e i bambini raccontano l’emergenza con arcobaleni.
Ad Aprile: l’Ascom di Anacapri ha distribuito i “salvadanai solidali” presso le attività commerciali di beni di prima necessità, aperti sul territorio anacaprese. Nello stesso mese è stato costituito il “Gruppo di Lavoro Intercomunale” in campo sanitario per la programmazione della “Fase 2” finalizzata alla prevenzione del contagio da COVID-19 sull’isola.
A Maggio: sono state distribuite mascherine confezionate dalle sarte locali e viene ideata l’operazione “spiagge sicure” ad Anacapri.
A Giugno: durante la festa della Repubblica la piazzetta di Capri viene illuminata col tricolore. Nello stesso mese si concludono i lavori di risanamento di via Pizzolungo.
A Luglio: la mascherina diventa il cult della movida, mentre ai vigili del fuoco viene consegnato un nuovo veicolo antincendio a quattro ruote.
Ad Agosto: viene donata all’isola la scultura “La violenza è una gabbia”. Nello stesso mese viene assegnata la nuova gestione di Villa Lysis all’associazione Apeiron.
A Settembre: una turista colta da infarto sulla spiaggia viene salvata dai volontari. Nello stesso mese si svolge una conferenza sulla Divina Commedia e San Francesco presso la parrocchia di Anacapri.
Ad Ottobre: la piazzetta di Capri diventa per una notte il set di un film di Paolo Sorrentino e Radio11Capri festeggia i 5 anni di trasmissioni.
A Novembre: Capri diventa un modello anti-covid e la piazzetta si tinge di rosso per la giornata internazionale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne.
A Dicembre: il progetto della casa per anziani ad Anacapri va avanti. Nello stesso mese è stato donato il sistema di iniezione per mezzi di contrasto Medrad Salient della Bayern per la tac.