Focus
di Massimo Maresca
I tempi a Capri della Carta d’Identità
Molto probabilmente una prima forma di Carta d’Identità nasceva circa 4000 anni fa, nell’allora Regno Assiro, dove venivano incisi i dati del possessore su una tavoletta di terracotta, cioè nome, luogo di nascita, professione e se si trattava di un uomo libero o schiavo. A quei tempi e in quella specifica società tutto era fin troppo efficiente, compreso il documento d’identità (almeno così ci viene raccontato…). A quattro millenni di distanza (e non sono pochi) le cose non potevano che cambiare… in particolare l’ufficio anagrafe di Capri, che sembra essere con l’acqua alla gola per via del personale sguarnito (solo 2 dipendenti) e a causa del fatto che ad oggi non sembrano essere stati presi provvedimenti fattivi per ripristinare un servizio fondamentale per la cittadinanza. Salvando la pace degli Assiri e tanto per rendere l’idea, un ufficio anagrafe del terzo millennio dopo Cristo interviene in questioni di nascite, matrimoni, persone defunte, ecc.. un gran bel daffare, certamente non alleggerito dalle procedure e dalla burocrazia italiana. Detto questo, alcune delucidazioni pratiche possono essere utili per chi ha necessità di fare la C. I. E., vale a dire la tecnologica Carta d’Identità Elettronica. Sottolineiamo che quanto segue è chiaramente frutto di un’esperienza pratica.
Dal lunedì al venerdì l’ufficio accoglie dalle 9.30 alle 11.30 per espletare tale servizio. Se fino a poco fa sembravano essere davvero lunghi i tempi di attesa, allo stato attuale (cioè fino a giovedì 14 novembre 2019) la situazione appare differente.
Ci si presenta nell’orario deputato (forse meglio alle 9.15)con la vecchia carta d’identità, documento del codice fiscale (utile allo scopo anche la tessera sanitaria) e una fototessera (che poi verrà anche restituita). Ci si accomoda nella sala, si compila un foglio dove vengono richiesti i dati anagrafici, e si attende di essere ricevuti dalla responsabile del terzo settore (al momento è lei direttamente che si occupa di questo) la quale, con garbo e gentilezza, inserisce i dati nel computer, prende le tue impronte digitali (gli indici della mano destra e della sinistra), ti chiede se alla tua morte vuoi donare gli organi (è tollerato anche un gesto scaramantico a questa domanda) e ti consegna un foglio sostitutivo che funge da documento per i pochi giorni che servono affinché la carta d’identità elettronica arrivi negli uffici dell’anagrafe per essere consegnata al cittadino avente diritto.
Tutto qua.
Al momento è questa la situazione. Per cui sembra davvero che il famoso procedimento tramite il sito del Comune di Capri non sia proprio necessario e pare che non si debbano aspettare mesi. Si va all’anagrafe, si fa quanto sopra riportato e dopo una settimana si riceve una telefonata, per ritirare la mitologica C. I. E. Tutto qua.
Speriamo vivamente che le cose possano presto migliorare in questi uffici, soprattutto perché diventa snervante per tutti sottostare a disagi e ritardi che forse potrebbero essere con non troppe difficoltà risolti.
Ah… Un’ultima cosa. Portatevi 20 euro in contanti, che è il costo dell’emissione, perché se si vuole pagare con la carta debito o di credito non è proprio semplice. Ma per il resto, ce la possiamo fare!