Focus
di Massimo Maresca
Emozione pura con i Chroma on stage al Teatro Quisisana
Arte, sogno, amore. I Chroma on stage continuano ad emozionare il loro pubblico, sempre più nutrito e appassionato, che questa volta è stato inondato dalla colonna sonora, composta da 12 brani, del recente film “La La Land”, diretto da Damien Chazell. Un’interpretazione come sempre unica e originale, sotto la direzione artistica del grande Maestro Stefano Giordano.
Lo scorso 6 agosto il Teatro Quisisana ha fatto il pienone per questo evento artistico e culturale che ha voluto imbastire al centro della performance un’intelaiatura di sogno, arte e amore, anche nelle sue sfaccettature più malinconiche e crude. Grande commozione ha suscitato lo stile pulito e potente dell’ensemble: le voci di Serena, Eleonora, Anna, Chiara, Viviana, Maria Celeste (che ha anche accompagnato l’evento con la lettura di testi esplicativi), Raffaella, Massimo, Lino, Bruno, Emanuel Enzo (giovanissimo studente anacaprese di tip tap) e Stefano C. hanno fatto tremare i sentimenti di tutta la sala, accompagnati da luci ad hoc e dalla gagliarda bravura di un delicato Ciro Guidone alla chitarra, di uno scatenato Enzo Bortone alla batteria, di un prezioso Luigi Aprea alle tastiere e di un sempre performante Stefano Giordano alle tastiere e alla direzione di tutta la serata. È bello notare che ogni componente ha in qualche modo studiato musica, molti hanno seguito corsi di canto moderno, molti sanno suonare uno strumento e quindi leggere lo spartito che hanno davanti. Alcuni hanno scelto la musica come proprio lavoro per la vita e in ogni caso nella preparazione non prescindono mai dall’attenta osservanza dello spartito – come è stato, ad esempio, per La La Land, le cui partiture, inedite in Italia, sono state acquistate in rete da case editrici americane.
Abbiamo voluto chiedere a Maria Celeste Schettino, una delle voci femminili gravi dell’ensemble – nonché moglie del direttore artistico -, cosa si provi ad avere davanti un pubblico sempre più affabulato e presente alle loro esibizioni. «Tutte le volte che al termine di un concerto senti il pubblico entusiasta che ti dice “l’emozione è arrivata” oppure “ci avete fatto commuovere, venire i brividi” sai che il tuo scopo è stato raggiunto con la musica al centro, sempre», ci risponde. «D’altra parte», dice lei, «i Chroma on stage fanno quel che fanno perché innamorati della musica; per molti di noi essa insieme al canto sono una passione accentratrice, alla quale sono sottomessi il tempo libero, il giorno di riposo, le ore di sonno come quelle di svago, e dalla quale dipendono quotidianamente tante scelte di vita. Per alcuni, i più giovani, è sicuramente anche un modo per esibirsi e mostrare il proprio talento. C’è sempre, però, un grande rispetto e riconoscimento nelle scelte del direttore artistico e nel fine culturale che lui stesso propone di volta in volta».
I Chroma, sotto forma di quintetto vocale e organo, esistono dal 2012. Nel 2016, poi, il gruppo si è ampliato con nuovi elementi aggiunti all’ensemble vocale e agli strumenti, diventando Chroma on stage, il cui repertorio ha volto l’interesse verso più vari generi musicali. «Questa volta abbiamo voluto interpretare La La Land perché la colonna sonora ci è sembrata davvero bella e molto emozionante», precisa Maria Celeste.
«Nei nostri progetti ci piace scegliere un’opera, anche contemporanea, ed eseguirla integralmente, senza estratti e/o riduzioni. Il fine è riproporla quanto più fedelmente possibile alla forma voluta dal compositore: crediamo così che un concerto si rivesta di uno scopo culturale», ammette la Schettino, concludendo: «In questo caso la sfida era riuscire a suscitare la stessa emozione provata davanti alla pellicola, pur in assenza della scena e dei dialoghi, e lasciare alla musica il messaggio di bellezza colto nel film». Una sfida, a nostro giudizio, ampiamente superata!