Capri: il luogo dello “sposalizio”
Con l’inizio della bella stagione caprese si cominciano a celebrare sull’isola i primi matrimoni. Capri viene spesso scelta come località amena, ricca di fascino e capace di dare con la sua aria misteriosa quel tocco in più che le coppie cercano per quello che sarebbe, almeno nelle intenzioni, il giorno più bello della loro vita condivisa. Vengono contattati alberghi, ristoranti, fotografi, fiorai e pure le chiese con annessi celebranti.
Eppure capita, non di rado, che la coppia in questione non sia del tutto preparata al grande passo, non sia sufficientemente consapevole di quanto pazza sia – in senso più che positivo – la scelta di coniugare le proprie esistenze per il resto della vita biologica. È proprio vero quello che dice il giovane scrittore Riccardo Bertoldi: “Quando scegli di avere qualcuno al tuo fianco ti prendi anche la responsabilità di renderlo felice, di capirlo, di farlo sentire dentro un posto sicuro da chiamare casa, dove tornare quando la vita picchia in testa” (Resti?, Rizzoli 2019). E appunto succede che proprio per rendere felice la futura sposa, si scelga di fare il grande passo a Capri.
Ma al di là della romantica scelta d’amore e della località fashion, quello che più dovrebbe colpire è l’etimo della parola sposo, uno dei termini principali dell’argomento ‘nozze’. È vero che abbiamo a che fare col participio passato del verbo latino spondére, che sta a indicare una promessa solenne o una garanzia, però è altrettanto vero che la sua origine greca – con il termine spendo – richiama l’attenzione a un versamento di liquidi, a una perdita finalizzata a decretare un patto, per sancire un accordo, un business, una re-spon-sabilità.
Fa sorridere, ahimè, quanto si possa scherzare sull’origine di una tale parola. Ma prima di fare battute e riderci sopra – magari inviando un messaggio per gioco all’amico che quest’anno convolerà a nozze -, dovremmo rifletterci su, perché sposarsi non è solo il grande acquisto della vita! Esso comporta inevitabilmente una o più perdite, qualche sacrificio e, talora, delusioni. Fanno bene quelli che scelgono Capri per iniziare insieme il cammino del “per sempre”, perché le bellezze che vi si scorgono fanno godere sì di qualcosa di unico, ma fanno anche capire che quel qualcosa va curato e custodito con immensa gelosia e premura altrimenti – come recita l’adagio partenopeo – “la spesa non vale l’impresa” (tanto per restare nella metafora del business…). Si sa che qualcuno sceglie – come il grande commissario Montalbano – di rimanere scapolo che, come indica la parola stessa, richiama colui che riesce a liberarsi dal cappio (in latino excapulare), ma il patto della vita tra due persone sembrerebbe, nonostante tutto, ancora molto molto allettante.
Allora vengano pure a coronare il proprio sogno d’amore, sull’isola colorata dal mare azzurro e dalla terra ocra scuro e verde, coloro che pensano di aver trovato l’anima gemella! Ma tengano bene a mente, come dice ancora il caro Riccardo Bertoldi, di non cercare “la persona giusta. Cercate quella che vi rende felici” e – verrebbe da dire – in grado di versare liquidi e di perdere parte di sé per amore.
E… come si dice?! Auguri alla sposa!!!