Anna Maria Boniello. Capri – Primi bagni, scattano i divieti. Il comandante della Capitaneria di Porto, il tenente di vascello Alessandro Sarro ha firmato ieri una maxi ordinanza in cui vengono elencate tutte le norme sulla sicurezza balneare intorno all’isola. Un ferreo codice di comportamento a cui dovranno attenersi da oggi bagnanti, diportisti, titolari di concessioni demaniali e degli stabilimenti balneari e tutti quelli che operano nel comparto marittimo, pescatori, surfisti e subacquei. L’ordinanza che disciplina la sicurezza marittima, la balneazione e tutte le attività che si svolgono lungo il litorale marittimo e costiero dell’isola di Capri, tiene conto in gran parte della tutela ambientale e dell’ecosistema. Ovviamente primaria è la sicurezza del bagnante, infatti gli specchi d’acqua fino a 200 metri dalle spiagge e 100 dalle coste sono riservati prioritariamente alla balneazione nelle ore dalle 7 alle 20, e all’interno di questi è vietato l’ormeggio di qualsiasi unità, e devono essere limitate ove consentito, da barriere galleggianti antinquinamento di color rosso o arancione per delimitare la zona di balneazione in concessione. Anche i comuni di Capri ed Anacapri dovranno adattarsi a queste norme negli specchi d’acqua antistanti le spiagge libere che vengono frequentate dai bagnanti. In caso di impossibilità di installare le barriere i comuni o i gestori dei lidi hanno l’obbligo di apporre sulle spiagge la segnaletica con la scritta “Balneazione non sicura, limite acque riservate alla balneazione non segnalato.” Oppure “Balneazione non sicura per alti fondali”. Obblighi anche per bagnanti che nuotano al di fuori della zona di balneazione, che devono segnalare la loro presenza utilizzando le stesse attrezzature previste per i subacquei in immersione, piccoli palloncini galleggianti collegati ad una sagola di lunghezza non superiore ai cinque metri. Negli specchi d’acqua riservati ai bagnanti invece è vietato di navigare con qualsiasi unità navale dalle 7 alle 20, escluse le barche a remi, le canoe, i pattini, mosconi e pedalò. E’ vietato anche l’ancoraggio di qualsiasi imbarcazione. Da tale divieto ovviamente sono escluse le motovedette appartenenti alle autorità marittime o mezzi impiegati nelle attività di controllo. Per tutto l’arco delle 24 ore, invece, è proibita ogni attività lungo la spiaggia di Marina Grande, dall’imbocco del porto commerciale alla scogliera che limita la spiaggia libera, mentre il divieto su Marina Piccola riguarda l’intero specchio d’acqua che va da Torre Saracena e Punta Mulo. In questo lungo tratto di costa, le zone riservate ai bagnanti possono essere attraversate esclusivamente utilizzando gli appositi corridoi, solo per raggiungere i pontili di ormeggio, purché a minima velocità di manovra. In queste zone è vietato l’uso di surf, windsurf, kitesurf e di ogni tavola a vela e en tutti gli specchi d’acqua antistanti le spiagge dati in concessione agli stabilimenti balneari. Norme severe per i servizi di salvataggio, i titolari degli stabilimenti e i concessionari di spazi marittimi dovranno attenersi a rigide norme di controllo e munirsi di attrezzature specializzate destinate al soccorso in mare. Tutte le segnaletiche dovranno essere tradotte in più lingue ed installate in posizione e con una grandezza tali da renderle visibili a tutti gli utenti. Divieto assoluto di ancoraggio ed ormeggio nelle acque antistanti la Grotta Azzurra, dove il traffico è concesso solo per il trasporto passeggeri delle compagnie autorizzate su natanti non superiori alle 20 tonnellate di stazza. Divieto assoluto per i diportisti di sostare o ormeggiare con qualsiasi tipo di imbarcazione nei cinquanta metri di raggio dall’imboccatura della grotta che fu il ninfeo di Tiberio. Multe salate e denunce penali saranno applicate per coloro che non rispettano l’ordinanza.