Anna Maria Boniello. Capri. L’estate 2013 che doveva essere la cartina di tornasole per un anno di crisi nella nautica da diporto, si attesta invece come una delle più grandi stagioni, che ha visto l’isola azzurra inserita nelle tappe delle rotte dei Paperon de Paperoni. Il porto turistico, dove le tariffe vanno dai 120 euro ai 3000 a notte a seconda delle dimensioni, le baie di Marina Piccola e Marina Grande, sono diventate un unico ed immenso porto turistico, un approdo dei sogni per superlussuosi yacht dalle linee avveniristiche, in gran parte guidati dal manager marittimo Francesco Luise, che da vero cavaliere dei mari include sempre una tappa sull’isola nelle rotte dei grandi yacht, come Venus, uscita dalla fantasia di un genio del design Philippe Starck che è stata il sogno acquatico di un altro genio, quale Steve Jobs. Un sogno che il visionario patron di Apple si era creato a sua immagine e somiglianza, con un ponte con i pavimenti di cristallo simili allo schermo di un personal computer con il simbolo della mela. Ed anche più piccola e meno griffata, non è mancata all’ormeggio di questo lussuoso portolano il Siran, la villa galleggiante di Bob Manoukian, il miliardario armeno, collezionista di Rolls Royce, banchiere e patron del Dorchester Hotel di Londra. Il filantropo che ha lanciato la Coca Cola nella sua nazione insieme ad una microeconomia con lo scopo di creare posti di lavoro ed occupazione. Ed ad arricchire questa flotta miliardaria non ha voluto mancare ad una tappa lunghissima nelle acque dell’isola azzurra il proprietario di Victoria Secret, il re della lingerie di lusso, l’americano Leslie Wexnaer a bordo del suo superyacht Limitless. E nel parterre degli americani vacanzieri sul mare, che include lo shopping della fifth avenue dell’isola Via Camerelle e tappe nel gourmet dell’eccellenza che quest’anno ha trionfato a Capri, David Geffen il produttore cinematografico e teatrale americano, a bordo di un vero e proprio palazzo galleggiante il Rising Sun, che con i suoi 138 metri è classificato come uno dei più grandi del mondo. E l’arrivo delle ultime ore è il grande mito del cinema mondiale Steven Spielberg, con il suo megayacht Seven Seas, un vero e proprio studio galleggiante, con una piscina a sfioro sul ponte ed una grande parete di cristallo che all’occasione diviene schermo cinematografico. A bordo il Seven Seas, personaggi da Oscar, come Daniel Day Lewis, il Lincoln del grande schermo che ha fatto incetta di statuette, e ultimo arrivato Bruce Springsteen, the Boss, che ieri in un caldo pomeriggio, assieme al grande regista Spielberg, con l’immancabile videocamera, si è fermato ai tavolini del Ristorante Aurora, dribblando fotografi e paparazzi per gustare le pietanze dei sapori mediterranei dello chef Franco Aversa, sotto la regia di Mia D’Alessio che perfetta padrona di casa ha raccontato a Spielberg un pizzico di storia dell’isola di ieri e di oggi.