Anna Maria Boniello. Capri – Un allarmante denunzia è stata lanciata ieri da Capri dall’Associazione Contribuenti Italiani che ha reso ufficiali alcuni dati statistici relativi all’evasione sui contratti di locazione di ville ed appartamenti di lusso nelle più esclusive località turistiche italiane. Capri, Positano, Amalfi, Ravello e Palinuro in Campania sino a Porto Cervo, Forte dei Marmi, San Felice al Circeo, Sabaudia, Riccione, Panarea, Portofino e Taormina, vere perle turistiche sparse in ogni angolo dello stivale. Gran parte, una media del circa 50% dei contratti di fitto per cifre da sballo, che partono dai 18.000 fino ai 30.000 euro a settimana, sono intestati a persone che risultano al fisco nullatenenti ed in alcuni casi personale domestico extracomunitario e l’assurdo che alcuni contratti riguardano pensionati in possesso di social card. “Veri e propri prestanomi – è scritto nel rapporto – di facoltosi imprenditori evasori fiscali”. E secondo la nuova indagine che è stata condotta dal centro studi e ricerche sociologiche Antonella Di Benedetto di KRLS Network of Business and Ethic in Italia cresce a dismisura il fenomeno di poveri possidenti e ricchi nullatenenti che conducono un tenore di vita da Paperon de’ Paperoni dichiarando poco o nulla al fisco. Dalla ricerca pubblicata stamani all’apertura dei lavori del IV Simposio Internazionale che ha visto la partecipazione dei massimi rappresentanti delle associazione dei contributori europei, oltre la metà dei contribuenti italiani ha dichiarato al fisco nel 2011 un reddito inferiore ai 15.000 euro annui, ed i rimanenti 2/3 meno di 20.000 annui, e solo l’1% ha dichiarato un reddito superiore ai 100.000 euro e in coda alla classifica con lo 0.2% più di 200.000 euro. “Una fotografia – è scritto nel rapporto – in contrasto con i dati raccolti sugli affitti delle ville estive di lusso”. Una spesa che cresce sempre più in Italia e che nel 2013 ha superato il 4% in più rispetto lo scorso anno. E l’isola azzurra, meta del jet-set internazionale, dove la locazione settimanale può arrivare a superare i 30.000 euro, batte Porto Cervo dove affittare una villa lussuosa costa in media 16.500 euro a settimana, fino al massimo di 25.000 euro. “E’ ora di finirla con questi contratti che servono solo all’evasione fiscale – ha detto alla fine del simposio il presidente dell’associazione Vittorio Carlomagno – serve un nuovo organismo di coordinamento e controllo presso le Prefetture, che abbia il compito di verificare l’andamento degli accertamenti fiscali e monitorare l’intero sistema della riscossione dei tributi.”