< Anna Maria Boniello. Capri – Sul boom e la moda dei bed and breakfast interviene l’assessore al turismo del Comune di Capri Marino Lembo che ricopre anche la carica di assessore all’urbanistica.
D: Settanta bed and breakfast, contro i sessantaquattro alberghi di ogni categoria, come spiega questo dato?
R: La nascita di nuovi alberghi viene bloccata dal piano paesistico, e non prevede la possibilità di realizzare nuovi volumi, e tra i nuovi volumi ci sono anche gli alberghi.
D: Per far fronte alle richieste di posti letto, dunque, in soccorso sono venuti i bed and breakfast?
R: Non direi. Il fenomeno non è legato alla mancanza di posti letto alberghieri, perché i settanta bed and breakfast sono divisi fra Capri ed Anacapri, e non la vedrei in senso negativo. Ci sono fasce turistiche, in particolare gli stranieri, abituati a questo tipo di soluzione, e cercano per la loro vacanza proprio il soggiorno in guesthouse e bed and breakfast, tutti di ottima qualità che propongono una vacanza di atmosfere familiari.
D: Il numero delle presenze in aumento può essere legato anche alla nascita di questo nuovo tipo di strutture?
R: Penso che incidano marginalmente, si tratta di piccoli numeri credo invece che gli ottimi risultati che abbiamo registrato anche in questo mese di Luglio che ha segnato un aumento di presenze straniere di circa il 19% in più, vadano letti in due modi. Primo perché i nostri albergatori più importanti hanno ampliato il loro marketing rivolgendosi ai mercati emergenti, in particolare gli indiani, i brasiliani, i cinesi, senza tralasciare il turista statunitense, ed il secondo perché mai come quest’anno molto ci ha aiutato la natura, grazie alla limpidezza del mare e le condizioni meteo marine che hanno regalato a Capri ed ai suoi ospiti giornate di straordinaria bellezza.
D: E’ bastato questo a scongiurare la crisi?
R: Io credo che insieme a questo ha funzionato il sistema Capri. Infatti è stata data come sempre molta attenzione all’accoglienza, al mantenimento di alti standard di qualità nelle strutture ricettive e poi la maggiore vivibilità che si è goduta sull’isola, grazie anche alla diminuzione del flusso di natanti ed imbarcazioni lungo le nostre coste che ha permesso agli ospiti di godere la bellezza sia del mare che delle tante cale e calette nascoste. Ed insieme a questo metterei anche il lavoro fatto nel campo della ristorazione, che quest’anno ha toccato livelli di eccellenza, e la scelta dell’amministrazione nel campo culturale, riportando nell’isola uno dei suoi più importanti attrattori.