(Fonte : ANSA) – ANACAPRI (NAPOLI), 14 MAG – Al Capri Palace Hotel di
Anacapri vanno in scena le storie di vino d'autore. L' albergo
cinque stelle lusso del patron Tonino Cacace ha aperto la sua
cantina con il caveau che racchiude le bottiglie più preziose
della struttura, per una degustazione speciale con i vini di
Mastroberardino, la storica azienda avellinese produttrice di
etichette apprezzate e gustate in tutto il mondo.
'La Dolce Vite', la cantina del Capri Palace, ha fatto da
cornice all'inaugurazione della seconda stagione di appuntamenti
enogastronomici che vedranno durante l'estate alternarsi
incontri unici dedicati ai grandi nomi dell'enologia nazionale.
Una serie di incontri e confronti tra vignaioli, grandi chef e
artigiani del gusto di cui si è avuta un'anticipazione con la
narrazione dal vivo dei suoi vini dai bouquet speciali del
professor Piero Mastroberardino, dell'omonima azienda, erede
della più antica tradizione vinicola campana, che ha guidato
gli ospiti in un viaggio attraverso gli oltre 130 anni di storia
della sua famiglia col vino.
Regista della serata il direttore della struttura alberghiera
Ermanno Zanini. Gli ospiti sono stati accolti dal sommelier
Angelo Di Costanzo della cantina 'La Dolce Vite'. La serata,
iniziata con la degustazione del Greco di Tufo Novaserra 2010 e
dell'Aglianico RediMore 2009, è quindi proseguita all'aperto,
sulla terrazza del 'Bistrot Ragu'', la novità 2011 del Capri
Palace, con una carta del menù ideata dallo chef resident del
ristorante stellato 'L'Olivò, Andrea Migliaccio, cui si è
aggiunta l'abilità di Francesco Spagnuolo, chef del ristorante
Morabianca del Radici Resort di Mastroberardino nella sede
aziendale di Mirabella Eclano. Una cena particolare dedicata ali
ospiti internazionali più 'in' dell'albergo che, accolti dal
restaurant manager Fabio Raucci, hanno potuto gustare la battuta
di Fassona con asparagi, tartufo nero e salsa all'uovo, il fiore
di zucca con ripieno di ricotta di Montella su purea di
zucchine, maionese di pomodoro e soppressata di Venticano, il
risotto con baccalà, verza e mandorle tostate, il guanciale di
vitello in crosta di pistacchi, pappa di pera e riduzione di
Taurasi e infine la tarta di ciliegie meringata con la sua
composta e gelato di bufala. Il tutto ovviamente innaffiato da
un festival di etichette tra le più pregiate di
Mastroberardino: il Fiano di Avellino More Maiorum 2008, il
Taurasi Radici 2006, il Taurasi Naturalis Historia 2005, il
Taurasi Riserva Centotrenta 1999 ed il Passito di Aglianico
Anthéres 2009. (ANSA).