Anna Maria Boniello. Anacapri – Sull’isola di Capri si continua a costruire senza sosta. La conferma è arrivata ieri a l temine dell’operazione del nucleo antiabusivismo dei carabinieri che si è concluso con ben quattordici denuncie ed una lunga serie di sequestri di opere abusive. Tutte realizzate in zone sottoposte a vincoli paesaggistici essendo luoghi di grosso impatto naturalistico e pregio ambientale. avevano reali. I militari della Stazione, coordinati dal Comandante Cristoforo Perilli e diretti dal Capitano della Compagnia di Sorrento Stefano De Bari ieri hanno inviato in Procura al pool di Magistrati coordinati dal Procuratore Aggiunto Aldo De Chiara, tutto il dossier che racchiude nel dettagli gli esiti della loro operazione che è si è svolta nel corso dell’ultima settimana. Sono scattati i sigilli in diversi cantieri aperti ma anche su ampliamenti di case abitate Si tratta in gran parte di sbancamenti di terreno e roccia onde poter realizzare le basi in calcestruzzo che consentono di innalzare nuove costruzioni, o ampliamenti di abitazioni o chiusure di archi e verande o la copertura di spazi aperti con pannelli e lamine in vetroresina che fanno da prodromi alla realizzazione di nuovi locali. Ma il caso più eclatante scoperto dai militari è quello che è stato effettuato a poche centinaia di metri dalla Grotta Azzurra. In una villa di proprietà di una sessantenne anacaprese, i militari hanno scoperto che erano state realizzate una lunghissima serie di opere abusive. L’immobile, che negli anni ‘80, come hanno scoperto gli inquirenti, era di soli 80 metri quadrati, oggi raggiunge un’ampiezza di circa 300 metri quadri. Nel corso del blitz i Carabinieri si son trovati davanti alla costruzione di una vera e propria strada che dall’alto della villa doveva congiungersi alla via carrozzabile. Infatti era in via di costruzione un tracciato sterrato di circa cinquanta metri, per una larghezza di circa sette metri e già delimitato da muretti di contenimento. Nel corso di questa realizzazione è stata ovviamente distrutta una lunga fascia di macchia mediterranea. Sempre all’interno del cantiere, i militari hanno anche sequestrato un ambiente di circa 21 metri quadri insieme ad un ampliamento adiacente all’abitazione da adibire a cucina di un’altra decina di metri. Sono state anche scoperte dai militari tratti di muratura in pietra calcarea per oltre due metri e mezzo di altezza e in ultimo la copertura di uno spazio esterno di una decina di metri con pannelli in legno coperto da vetroresina che facevano presagire la volontà di chiudere successivamente lo spazio. E sempre nell’ambito dell’operazione antiabusivismo i Carabinieri della stazione di Anacapri hanno denunciato altre sette persone tutte residenti a Capri ed Anacapri, comproprietari di un fondo che si trova nella fascinosa e panoramica Via Migliera, una delle più belle zone di Anacapri, che avevano realizzato l’ampliamento di una piazzola di sosta, la costruzione di un locale di circa 14 metri e inoltre avevano pavimentato due viali con battuta di cemento per una lunghezza complessiva di oltre cento metri. Anche questo viale era delimitato da muretti e l’abuso consiste nell’aver trasformato lo stato dei luoghi visto che la legge non consente di eliminare i viali di terra battuta e sostituirla con calcificazione in cemento. All’interno del fondo i Militari hanno posto sotto sequestro anche un manufatto costruito con lamiera coibentata di circa 22 metri quadri. Altri tre denunciati in zona migliera un caprese, e due operai extracomunitari stavano realizzando opere edili con la costruzione di nuove murature di contenimento e un pergolato in pali di castagne. Anche in via linaro sono scattati i sigilli su un infisso in ferro abusivo in un immobile, e gli ultimi casi riguardano abusi in un hotel di Via Caprile dove erano stati violati i sigilli precedentemente apposti dalle forze dell’ordine per la realizzazione abusiva di una sala da adibire alla colazione dei propri ospiti .