Fonte: Roma
Dopo gli appuntamenti estivi di Roma e Capri, “Le Conversazioni”, il festival letterario internazionale diretto da Antonio Monda (nella foto) e Davide Azzolini prosegue l’edizione a New York nella cornice della Casa Italiana Zerilli Marimò della New York University per un ciclo di quattro incontri dedicati a cinema e letteratura.
Da settembre a dicembre, ospiti d’eccezione in conversazione con Antonio Monda saranno John Patrick Shanley, Molly Haskell, Michael Barker e Maaza Mengiste.
Il tema degli appuntamenti autunnali sarà “Six forgotten gems / Sei film dimenticati” da riscoprire.L’iniziativa è organizzata da Dazzle Communication con il patrocinio del MiC, il supporto di Siae e con Intesa Sanpaolo official sponsor.
Il nuovo ciclo di appuntamenti conferma ancora una volta la forte identità di un festival diffuso che spazia tra diverse città e nazioni e che dal 2006 ospita eventi a New York, Washington, Bogotà, Roma, Napoli, Capri, Palermo, Milano e Parigi.
Gli incontri newyorkesi aprono oggi con John Patrick Shanley sceneggiatore, regista e drammaturgo americano, il cui lavoro è stato più volte premiato nel cinema e nel teatro. Ha scritto sceneggiature memorabili, tra cui quella per il film Moonstruck “Stregata dalla luna” che gli è valsa un premio Oscar. La sua opera “Doubt” ha ricevuto il Premio Pulitzer per la drammaturgia e un Tony Award come miglior spettacolo teatrale.
Il 27 ottobre sarà la volta della critica cinematografica e scrittrice americana Molly Haskell.
La sua carriera nel giornalismo cinematografico ha contribuito a plasmare la discussione critica sulla rappresentazione delle donne nel cinema. Conosciuta per i suoi scritti provocatori e incisivi, tra i quali “From Reverence to Rape”, Haskell ha affrontato questioni di genere e sessualità nel cinema con intelligenza e passione, aprendo la strada a una nuova comprensione dell’influenza culturale delle immagini cinematografiche.
Il 2 novembre sarà in conversazione con Monda Michael Barker, distributore cinematografico e cofondatore della Sony Pictures Classics che ha svolto un ruolo fondamentale nel portare il cinema d’autore straniero e indipendente al pubblico americano. Barker ha lavorato su numerosi film acclamati da pubblico e critica, tra i quali: “La tigre e il dragone” di Ang Lee e “Amour” di Michael Haneke. La sua dedizione al cinema di qualità e alla promozione di registi emergenti ha reso Barker una tra le figure più rispettate e benvolute nell’industria cinematografica internazionale. I suoi film hanno ricevuto 173 nomination agli Oscar, incluse candidature come miglior film per “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino, “Whiplash” di Damien Chazelle, “Midnight in Paris” di Woody Allen, “An Education” di Leone Scherfig, Capote di Bennet Miller.
Il 7 dicembre chiuderà il festival la scrittrice etiope naturalizzata statunitense Maaza Mengiste, che ha lasciato l’Etiopia con la sua famiglia in seguito alla rivoluzione e ha vissuto in Nigeria, Kenya e negli Stati Uniti, dove ha completato gli studi. La sua opera letteraria, sia per quanto riguarda i romanzi che la saggistica, è incentrata soprattutto sul tema delle migrazioni umane e dell’Etiopia post-coloniale. Il suo romanzo “Il re ombra” è ambientato durante l’occupazione italiana dell’Etiopia.