Anna Maria Boniello – Anacapri.
Discarica abusiva di rifiuti speciali a ridosso della Grotta Azzurra. A fare la clamorosa scoperta sono state le fiamme gialle dell’isola in un servizio ambientale teso alla salvaguardia del territorio. Ieri pomeriggio i militari del nucleo mobile della tenenza di Capri della Guardia di Finanza, alla guida del luogotenente Pietro Varlese, mentre prestavano servizio ad Anacapri nella zona proprio adiacente la famosa Grotta Azzurra, all’interno di un terreno incolto di circa duemila metri quadrati hanno rinvenuto vari accumuli di materiale inquinante e pericoloso sversato in maniera incontrollata. Tra questi materiale plastico e bituminoso, residui ferrosi, carcasse di elettrodomestici, pietrame, materiale edile di risulta. Rifiuti speciali che normalmente devono essere dichiarati, smaltiti nelle discariche autorizzate e trasportati con automezzi speciali. L’enorme appezzamento di terreno è stato immediatamente posto sotto sequestro e recintato. Sono stati fatti anche rilievi fotografici, per evitare che qualcuno durante la notte potesse far sparire i rifiuti che erano stati scoperti, e dopo aver verbalizzato e catalogato tutto ciò che era stato ritrovato nella discarica abusiva i finanzieri sono rientrati in caserma per inviare gli atti al magistrato competente. Intanto ad Anacapri sono partite le indagini, che continueranno anche negli uffici tecnici del Comune, per risalire all’identità del proprietario dell’appezzamento di terreno e per verificare se fosse a conoscenza del deposito di materiale inquinante nell’ambito dell’immensa proprietà, in una zona verde dove cresce spontanea la flora e la macchia mediterranea, un’area di impatto ambientale straordinario fortemente tutelata dalle leggi vigenti. Un caso simile sempre scoperto dal nucleo mobile della Guardia di Finanza risale al marzo del 2014 quando i militari delle fiamme gialle, sempre ad Anacapri, in una zona diversa da quella della Grotta Azzurra, sul versante opposto del Faro, transitando con l’auto di servizio nell’ambito di controlli mirati a tutela dell’ambiente scoprirono che in un fondo di 500 metri quadrati era stata sversata una grande quantità di rifiuti classificati speciali e pericolosi simile a quelli trovati ieri. Anche in quel caso furono rinvenuti materiale plastico, bitumi, vario materiale ferroso ed anche grosse lastre di eternit. Una massa enorme di rifiuti speciali per un totale di circa tremila metri cubi. I proprietari, in quel caso i responsabili di una società milanese, che ignoravano l’accaduto, provvidero immediatamente a far bonificare la zona mentre dalla tenenza di Capri partì una denuncia contro ignoti per il reato di inquinamento. Un caso quasi simile a quello accaduto ieri e solo oggi, quando gli uffici comunali saranno aperti, le fiamme gialle potranno visionare le mappe catastali per risalire all’identità dei proprietari. Questa volta però il caso sarà ancora più approfondito anche perché i finanzieri esamineranno attentamente il materiale rinvenuto alla ricerca di ogni elemento utile che possa far risalire alla provenienza dei rifiuti.