Si è conclusa con la consegna dei premi ai vincitori la trentaduesima edizione del Premio Capri San Michele 2015. La cerimonia si è svolta nella sala auditorium di Anacapri alla presenza della giuria, composta da Francesco Paolo Casavola, Grazia Bottiglieri Rizzo, Ermanno Corsi, Vincenzo De Gregorio, Marta Murzi Saraceno, Lorenzo Ornaghi e Raffaele Vacca. In questa edizione il San Michele si è presentato completamente rinnovato. Una tre giorni che è iniziata venerdì nel centro multimediale Mario Cacace dove si è svolto l’incontro di benvenuto con partecipanti, relatori e autori sulle finalità e la storia del Capri San Michele e sulle crisi attuali e l’isola di Capri. Nell’ambito dell’incontro di benvenuto si è tenuta la presentazione di tre nuove opere di Raffaele Vacca, presidente dell’Associazione di varia umanità, ideatore e organizzatore del Premio Capri San Michele, con gli interventi di Lorenzo Ornaghi, Bianca Spadolini, Ermanno Corsi, Vincenzo De Gregorio ed Ernesto Mazzetti. Sabato pomeriggio si è svolta nella sala auditorium una conversazione sull’enciclica “Laudato si’” di papa Francesco, un dibattito a più voci moderato da Lorenzo Ornaghi, già ministro dei beni e delle attività culturali nel governo Monti. L’enciclica, che è stato il tema centrale di un’attenta riflessione da parte dei partecipanti e del pubblico, ha preceduto la cerimonia di premiazione dei vincitori che sono stati proclamati dal presidente della giuria del premio, professor Francesco Paolo Casavola, presidente emerito della Corte Costituzionale. Il Premio Capri San Michele 2015 è stato assegnato ad Alberto Melloni, docente universitario di storia del cristianesimo, per l’opera “Amore senza fine, amori senza fini”, edito da Il Mulino. Agli scritti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella raccolti e curati da Luciano Pazzaglia è stato assegnato il Premio Speciale, edito da La Suola. Il premio giornalistico Italo De Feo è stato assegnato a Paolo Isotta, musicologo la cui conoscenza attraversa tutti i periodi della musica e parte soprattutto dai grandi autori della scuola napoletana, da Gesualdo ad Alessandro Scarlatti fino a Franco Alfano attraversando così quattrocento anni: a consegnare il premio al giornalista e scrittore Diana De Feo, figlia di Italo De Feo, che è stato uno dei grandi direttori della Rai, figura eminente di intellettuale e meridionalista. Domenica mattina giuria, premiati e intervenuti hanno partecipato alla santa massa che si è celebrata nella chiesa di Santa Sofia ad Anacapri e nella parrocchia di Santo Stefano a Capri.