Anna Maria Boniello. Capri – Trivago, uno tra i più cliccati portali della vacanza internazionale, ieri, in una sua nota ufficiale nello stilare la classifica degli alberghi più cari in Europa e nelle varie regioni italiane, ha messo Capri al vertice della classifica delle località campane dove si trovano gli alberghi più costosi. A maggio, annuncia Trivago, negli alberghi di Capri si registra un’impennata dei prezzi che si aggira addirittura attorno al 40%, passando da 152 euro a camera nel mese di aprile ai 213 nel mese di maggio. Ai primi cinque posti, dopo Capri, si piazzano Positano cn 208, Sorrento con 153, Ischia con 118 e chiude Napoli con 106 euro a notte. Ovviamente questi prezzi riguardano due persone in camera doppia. La statistica di Trivago ha fatto andare su tutte le furie il presidente di Federalberghi Capri Sergio Gargiulo, che già in più occasioni aveva polemizzato con Trivago. “Capri è stanca di subire critiche immotivate. Vorrei sapere – attacca battagliero Gargiulo – da dove emergono questi dati. Bisogna individuare le fonti perché posso dire con certezza che quelle cifre non sono veritiere. Una media di 213 euro a notte per una camera doppia a Capri perché – spiega il presidente di Federalberghi – ci sono realtà di varie tipologie che vanno dagli affittacamere ai cinque stelle lusso. I prezzi variano di molto e possono partire dai 120-130 euro per arrivare ai circa 2000 euro a notte nelle strutture a cinque stelle lusso. Una media è quindi impossibile, anche perché – continua il leader degli albergatori – i prezzi variano a seconda dei giorni della settimana, e all’interno degli stessi alberghi esistono camere di varie tipologie. Fra l’altro dopo la diffusione delle prenotazioni su internet, può anche capitare l’offerta last minute con notevoli sconti se l’albergatore ha ancora camere vuote. Questo però non giustifica la diffusione di un prezzario che può variare in negativo secondo le condizioni atmosferico, o in aumento se la richiesta viene effettuata nei weekend o nei giorni di festa.” La stima di Trivago invece parla chiaro: i prezzi sono raffrontati con il mese di aprile e il 40% in più del mese di maggio viene rilevato dai listini dei vari siti degli alberghi. Anche questo viene respinto dal presidente di Federalberghi che in ben due convegni spiega di aver contestato ai rappresentanti di Trivago di esercitare una pubblicità ingannevole. “Molti prezzi che sembrano allettanti – spiega Gargiulo – vengono indicati per singole persone e non a camera.” Anche su Milano Gargiulo dice la sua: “I prezzi cambiano secondo gli eventi che si trovano in città, fiere convegni ed altre cose simili. La scorsa settimana a Milano in concomitanza di eventi importanti venivano praticati prezzi elevatissimi: addirittura una camera in un quattro stelle veniva offerta per 500 euro a notte.” Quindi, secondo Federalberghi Capri, non si può etichettare secondo valutazioni personali. Nel mese di aprile nelle strutture isolane, molte delle quale nei primi quindici giorni ancora chiuse, i listini degli alberghi a tre o quattro stelle presentavano un tariffario che variava dai 140 ai 180 euro. Prezzi più scontati nelle pensioncine ad una e due stelle. Maggio come si sa è il mese preferito dagli stranieri, e si sono poi avvicendanti due maxi ponti, con la liberalizzazione del mercato che non impone più prezzi di alta e bassa stagione, ma il listino prevede stagione unica con possibilità di praticare sconti in quei periodi di bassa frequentazione turistica. Un escamotage praticato da sempre per colmare i vuoti nei giorni di inizio settimana e rendere, attraverso sconti mirati, più allettante l’opportunità di trascorrere una vacanza nell’isola del mito.