Fonte: Il Mattino di ieri sabato 5 marzo 2022
di Anna Maria Boniello
La Certosella non è stata violata con lavori abusivi: il piccolo hotel affacciato su punta Tragara, edificio storico e ricco di fascino dal presente piuttosto tormentato e dal futuro tutto da scrivere – è finito due volte all’ asta nel giro di pochi anni – è da ieri tornato libero dai sigilli, apposti nel 2017 nell’ ambito di un’ inchiesta che coinvolse, oltre al proprietario Luigi Greco e l’ ex capo dell’ ufficio tecnico caprese Massimo Stroscio, anche il progettista e direttore dei lavori di restyling, Antonio Elefante, e il responsabile del settore urbanistica ed edilizia privata del Comune di Capri, ingegnere Salvatore Rossi, all’ epoca dei fatti responsabile del settore Tutela paesaggistica. Con sentenza emessa al termine del processo svolto con rito abbreviato, il gup ha ieri assolto con formula piena, «perché il fatto non sussiste», Elefante e Rossi. Per gli altri due, che avevano scelto il rito ordinario, era stato disposto il non luogo a procedere.
L’ INDAGINE Si chiude così a distanza di circa cinque anni l’ iter giudiziario a carico dei due tecnici, l’ ingegnere capo del Comune Rossi e il progettista Elefante (difesi rispettivamente da Andrea de Sanctis e Francesco Cappiello), che secondo quanto scritto nella sentenza depositata ieri dal giudice sono completamente estranei ai fatti a loro ascritti, relativi alla violazione delle norme urbanistiche vigenti sull’ isola. Nessun «aumento delle volumetrie» è stato riscontrato nell’ immobile, oggetto di lavori di ristrutturazione dopo che era stato acquistato all’ asta, per un valore di circa otto milioni, dalla società Eaf srl che faceva capo agli stabiesi Luigi Greco e Giovanni Lombardi. Un acquisto che aveva suscitato scalpore: Luigi è infatti il figlio di Adolfo Greco, il «re del latte» sospettato di affari con la camorra e condannato di recente a otto anni per estorsione. L’ inchiesta aperta nel 2017 dalla pm Francesca De Renzis era però incentrata esclusivamente su presunte violazioni delle norme urbanistiche, che il gup nella sua pronuncia di ieri ha escluso. La sentenza entra anche nel merito del sequestro preventivo della struttura, dichiarandone l’ inefficacia, e ordina l’ immediata restituzione dell’ immobile alla società titolare ed avente diritto, la Eaf srl appunto, che però nel frattempo è finita in liquidazione, riportando La Certosella nuovamente sul mercato delle aste immobiliari. Una storia infinita: la dimora storica, sia pure dissequestrata, non potrà trovare in tempi brevi un nuovo proprietario, dal momento che a bloccare l’ asta c’ è un giudizio civile che riguarda i rapporti tra gli ex soci dell’ Eaf.
LE VICENDE La Certosella venne costruita nel 1880, quando l’ isola si aprì al turismo straniero artistico e culturale. A volerne la realizzazione fu il librettista di Giuseppe Verdi Camille du Locle, il francese che arrivò a Capri nel 1876 scegliendo Tragara per la sua dimora: la villa divenne cenacolo di artisti e intellettuali fino alla sua morte, che avvenne sull’ isola nell’ autunno del 1903. I capresi lo ribattezzarono con il nome u francesiell poiché era di piccola statura, ma anche per la sua innata cortesia. Sull’ isola scrisse molte opere: fu uno dei primi scrittori a scegliere Capri come oasi personale per dare sfogo alla propria anima di artista. Successivamente La Certosella venne trasformata in uno dei tipici alberghi dell’ epoca, rimanendo il preferito di artisti, poeti e intellettuali; entrò poi a far parte del patrimonio della famiglia Iacono, una delle famiglie storiche dell’ isola, oggi proprietaria dei bagni Da Luigi ai Faraglioni e la Canzone del Mare. Finita una prima volta all’ asta, fu acquisita dall’ Eaf. Ora Capri attende la nuova pagina.