Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Venerdì 3 dicembre. A Capri questa data, solo per un miracolo, non finirà nel libro nero delle tragedie dell’isola azzurra. Erano scoccate da pochi minuti le ore 13, infatti, di ieri, quando lungo la strada provinciale Capri-Anacapri precipitava un masso di enormi dimensioni, circa due metri di circonferenza che si staccavano dal costone roccioso che “delimita” e sovrasta l’unica arteria di collegamento tra i due comuni isolani. E solo per una serie di coincidenze e di casualità in quel preciso istante la strada era percorsa da pochi veicoli, due dei quali, un’auto “Panda” e un mezzo “Porter” in parti[1]colare, nelle immediate prossimità del crollo, riuscivano a fermarsi in tempo e limitare i danni. Nessun ferito, nessuna conseguenza per le persone, ma data l’ora con gli autobus pieni di passeggeri che dopo lo sciopero ave[1]vano appena ripreso il servizio e la concomitanza con l’uscita dalla scuola qualche minuto dopo degli stu[1]denti che da Anacapri dovevano “scendere” a Capri, poteva accadere una strage. Immediato è scattato l’allarme con l’intervento dei soccorritori, vigili del fuoco, forze dell’ordine, ambulanza, protezione civile, insieme agli amministratori dei due comuni. La strada subito chiusa al traffico è stata, poi, riaperta a senso uni[1]co alternato, dopo le prime verifiche e una ricognizione dall’alto anche con l’impiego di un drone. L’episodio è avvenuto esattamente al “confine” tra Capri ed Anacapri, proprio nel punto che gli isolani chiama[1]no “sotto la Madonna”, dove è situata la Grotta della Madonnina d i Lourdes. Un luogo di culto, che vede ogni volta che viene attraversato, tutti gli isolani compiere il religioso “segno della Croce”. Un rito che capresi ed anacapresi, a bordo di autobus, automobili, motorini, biciclette elettriche ma anche coloro che si concedono una passeggiata a piedi o si dedicano al footing, ripetono da anni e che si tramanda di genera[1]zione in generazione. Una “richiesta” di protezione alla Madonna ma anche una sorta di ringraziamento per quanto potrà fare quotidianamente nella vita di ognuno. Un segno che v i s to con il senno di poi, con quanto accaduto ieri, in quelle immagini, nei frame, nell’ascolto dei racconti di chi si trovava a poca distanza da quell’enorme masso, sembra proprio avere il significato del miracolo.