Anna Maria Boniello. Capri – A rendere ufficiale la notizia che Capri non sarebbe restata al buio è stato il Sindaco Ciro Lembo nel corso del Consiglio Comunale convocato per ieri mattina. Il Gip quindi non ha considerato la possibilità di un blackout in piena estate ed ha concesso alla società Sippic, che gestisce l’impianto, un mese di proroga onde poter fare effettuare dal tecnico incaricato dalla Procura tutte le verifiche sull’impianto per accertare che sia ritornato a norma. Si allontana quindi per quest’estate il pericolo dell’interruzione della distribuzione dell’energia elettrica, così come era stato chiesto giusto un mese fa dalla Procura della Repubblica che attraverso la comunicazione firmata dal Procuratore Generale Giovandomenico Lepore, dall’Aggiunto Aldo De Chiara e dal Sostituto Fabrizio Bisceglia chiedeva al Gip la revoca della facoltà d’uso dell’impianto con la conseguente interruzione di tutte le attività. Una spada di Damocle che ha gravato sulla testa di operatori turistici, cittadinanza e istituzioni per un mese, e che ora con la decisione espressa da Bruno D’Urso presidente del Collegio Gip del Tribunale di Napoli, è stata allontanata. Il Gip poi ha provveduto a nominare custode giudiziario degli impianti il Direttore della Centrale Leonardo Licata, ed ha affidato l’incarico al consulente tecnico d’ufficio della Procura, l’ingegnere Boeri di verificare se i lavori di adeguamento e bonifica richiesti siano stati portati a termine così come dichiarato dai tecnici della Sippic in un documento tecnico che è stato presentato dagli avvocati che difendono la società già agli inizi di Luglio dove gli amministratori della società dichiaravano di aver tempestivamente ottemperato a tutte le prescrizioni indicate dalla Procura ed anche a quelle ulteriori richieste dal Consulente Tecnico della Procura ing. Boeri. Lavori che riguardavano tra l’altro il sistema di convogliamento delle acque nello specchio d’acqua del Porto di Marina Grande e lo smaltimento dei rifiuti speciali, ed altri di adeguamento degli impianti della struttura. Una serie di inadempienze che la società sostiene di avere eliminato tanto che aveva chiesto alla Procura della Repubblica la revoca del sequestro effettuato nel 2009 con la riconsegna dell’impianto di produzione della centrale di Marina Grande. Una richiesta alla quale non è stato dato esito positivo e che viene rimandata sino al momento in cui dovranno essere ultimate tutte le ulteriori verifiche da parte del consulente tecnico della Procura. Intanto gli operatori turistici di Capri tirano un sospiro di sollievo, anche se sulla centrale vige la massima attenzione, oltre che da parte degli inquirenti anche da parte degli ambientalisti e dei rappresentanti delle istituzioni. La problematica infatti è stata affrontata nell’ambito dei due consigli comunali, visto che il problema investe tutte le istituzioni locali. L’argomento era già stato posto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Anacapri riunitosi martedì scorso e che si era chiuso con un documento votato all’unanimità con il quale il Consiglio Comunale ribadiva che ogni atto votato dall’amministrazione doveva essere rivolto, dice il Sindaco Franco Cerrotta “a tutelare l’interesse della cittadinanza e degli ospiti e l’immagine dell’isola a livello nazionale ed internazionale con un costante dialogo con tutti gli organi competenti per garantire la eco sostenibilità della fornitura di un bene essenziale per l’intera comunità”