Fonte: Il Mattino di martedì 31 ottobre 2023
di Anna Maria Boniello
Una medaglia con due facce. Capri, frequentata dal jet set internazionale, ha mostrato quest’anno con il fenomeno esploso dell’overtourism una carenza di alloggi per residenti dovuta all’esponenziale nascita di b&b anche non autorizzati insieme a case vacanza e affitti brevi. Un trend che continua in pieno autunno: si annuncia il tutto esaurito in queste strutture mentre in tutta l’isola dei 70 alberghi solo nove sono aperti: due 5 stelle, tre 4 stelle, due 3 stelle per finire con un albergo una stella aperto tutto l’anno.
Per chi vuole trascorre il ponte di Ognissanti a Capri può facilmente trovare ospitalità in b&b, affittacamere e case vacanza così come risulta dal sito ufficiale Capri Tourism. Del proliferare del fenomeno si è parlato nel convegno «Lo sviluppo turistico, il B&B e la compressione del diritto alla casa» organizzato dal Movimento Forense e dall’Ordine degli Avvocati di Napoli con il Comune di Capri.
L’incontro è stato moderato dall’avvocato Manuela Palombi, consigliere dell’Ordine di Napoli, e dal presidente del Movimento Forense, Alessandro Gargiulo.
Oltre al sindaco di Capri Marino Lembo e al vicesindaco di Anacapri Francesco Cerrotta, hanno portato i saluti gli avvocati Roberta Fogliamanzillo per l’Ordine e Mario Coppola per l’associazione avvocati Capri.
Ha fatto pervenire un documento l’assessore regionale Felice Casucci, hanno relazionato, Enrico Romano, delegato all’Urbanistica di Capri e la professoressa Annamaria Abbruzzese dell’Università Magna Grecia di Catanzaro nonché il dottor Sergio Fedele di Atex Campania.
Per il sindaco di Capri Marino Lembo «la situazione abitativa a Capri sta assumendo proporzioni allarmanti in particolare per le giovani coppie e le fasce deboli.
Infatti, ha assunto toni allarmanti ha sottolineato il sindaco – oltre per l’aumento dei b&b, delle case vacanze anche per l’utilizzo delle abitazioni private in locazione con affitti brevi. A tutto ciò si aggiunge l’incetta di appartamenti da parte delle strutture alberghiere e commerciali che assumono lavoratori che vengono dalla terra ferma a cui devono assicurare l’alloggio».
«Bisogna applicare la legge regionale spiega l’assessore al turismo della Regione, Felice Casucci in particolare nelle concessioni per il rilascio dell’attività di b&b per le quali sono ben specificate e regolamentate le modalità di apertura, che deve essere esercitata con carattere saltuario e non professionale, da un nucleo familiare a integrazione del proprio reddito fino a un massimo di tre camere e per un massimo di sei ospiti».
Il consigliere delegato all’urbanistica Enrico Romano: «La crescita esponenziale negli ultimi anni delle strutture extra ricettive unitamente alle locazioni brevi sta determinando effetti devastanti sul già grave problema abitativo locale nei nostri territori ad alta vocazione turistica ma territorialmente circoscritti in quanto isole». Resta il fatto che per questo lungo ponte in queste strutture continuano ad aumentare le prenotazioni.