Mariano Della Corte. Capri – Il musicista e compositore caprese Filippo Veniero è stato ricordato nel teatro del Grand Hotel Quisisana l’altra sera, con un evento culturale guidato da Don Vincenzo De Gregorio, il sacerdote musicista che ha diretto ben due conservatori, quello di Napoli a San Pietro a Maiella e di Avellino e che è stato allievo del Maestro che è scomparso nel 2006. Le “Note di Vita”, tema della serata, hanno riecheggiato sotto le volte dell’artistico teatro affollato come non mai da isolani, capresi ed anacapresi, che con la loro presenza hanno voluto testimoniare l’affetto e la stima per un compaesano che nell’arco della sua vita ha donato amore diventando anche un punto di riferimento ed un esempio per quelle generazioni che oggi hanno passato la boa dei 60 anni. La sua musica ha spaziato dalla rivisitazione di testi della musica classica napoletana e le sue mirabili composizioni di musica sacra, che l’ha portato a comporre l’inno “Tu est Petrus” dedicato alla venuta a Napoli del Pontefice Giovanni Paolo II nel 1990 e a musicare un oratorio del Vescovo Bruno Forte. E queste mirabili opere sono state eseguite sul palco del Grand Hotel Quisisana dal coro femminile Ars Gratia Artis che è nato proprio grazie al Maestro Filippo Veniero, con lo scopo di trasmettere ai più giovani l’amore per la musica. Sul palco del Grand Hotel Quisisana sono sfilate le immagini della Capri e degli isolani di un tempo, e dei giovani allievi del Maestro e gli studenti che lo hanno avuto come professore nella scuola media degli Anni ’60. In sala, insieme ai due sindaci di Capri ed Anacapri, Ciro Lembo e Franco Cerrotta, gli amici di sempre della famiglia Veniero, i componenti della famiglia Morgano, ai quali era legato da vincoli di parentela, Peppino di Capri e la figlia del Maestro Salvo D’Esposito, autore di famosissime canzoni napoletane, e tra queste Anema e Core, e “Me so mbriacato i sole” e padrino di Cresima e primo maestro di Filippo Veniero all’età di 8 anni.