Fonte: Il Mattino
di Anna Maria Boniello
B&b, case vacanza e affitti brevi a Capri: il Consiglio comunale riunitosi ieri ha approvato all’unanimità la proposta presentata dal consigliere delegato all’Urbanistica Enrico Romano di deliberare un disciplinare per porre alcuni paletti alle attività extralberghiere. Il fenomeno è scoppiato sin dall’inizio della stagione turistica quando Capri si è vista quasi raddoppiare il numero di vacanzieri presenti sull’isola rispetto agli anni pre covid, condizione che ha portato il sindaco Marino Lembo e gli amministratori a scoprire le origini di un caso che non era mai accaduto.
L’ANALISI
Da qui un’analisi attraverso gli uffici competenti ha portato allo scoperto che il fenomeno dell’overtourism questa volta non era dovuto al turismo giornaliero ma al triplicarsi dei posti letto che nelle attività ricettive extralberghiere, quelle dichiarate, negli ultimi anni erano arrivate a oltre 500, un triplicarsi di posti letto che se si raffronta al numero di alberghi rimasto sempre a 43 unità per un totale di circa 2500 posti letto. Sommando le due realtà si è arrivati a un impatto ambientale sull’isola che ha provocato un aggravio dei servizi pubblici e tra questi un notevole aumento di rifiuti urbani, di consumi di energia e il collasso dei trasporti pubblici con bus, funicolare e taxi dove si formano lunghe code per raggiungere località lontane qualche chilometro, senza contare poi che, oltre alle attività che sono autorizzate, c’è stato una crescita incontrollata di locazioni abusive. Per cui ieri mattina l’argomento portato all’ordine del giorno dal sindaco in giunta, e relazionato dal consigliere Romano, ha trovato il consenso di tutti, anche fra i banchi dell’opposizione che hanno chiesto però alcune modifiche alla futura delibera che dovrà passare al vaglio di un altro consiglio comunale.
I SETTORI
Uno strumento legislativo di cui il Comune di Capri intende dotarsi per fornire la possibilità agli uffici municipali di diversi settori quali Commercio, Edilizia, Polizia Municipale e Anagrafe di poter verificare in maniera capillare anche con sopralluoghi e ispezioni l’esistenza dei requisiti oggettivi (di natura igienico sanitaria, di conformità urbanistico catastale degli immobili e di dichiarazione posti letto di eventuali mezzi e veicoli circolanti) nonché la reale condizione di residenza e domicilio dei titolari. Il fenomeno però non tocca solo l’eccesso di presenza ma sta diventando anche un problema sociale poiché la trasformazione di una parte del patrimonio immobiliare caprese in attività ricettive ha riportato alla luce un vecchio problema emerso alla metà degli anni Settanta quando la legge nazionale sbloccò i fitti e molti capresi residenti si trovarono senza abitazione tanto che gli amministratori dell’epoca dovettero intervenire con espropri di vecchi edifici abbandonati e la creazione di cooperative per l’edilizia economica e popolare onde poter alloggiare i loro compaesani. Con le leggi attuali non è più possibile ricorrere a questi rimedi e si ripropone per i più giovani il problema abitativo poiché è ormai quasi impossibile reperire immobili per la locazione in favore di cittadini e nuovi nuclei familiari.
IL TESTO
Il testo della delibera è stato votato all’unanimità e, quindi, anche dalla minoranza consiliare Caprivera che ha chiesto, in particolare, di apportare aumenti alle misure sanzionatorie già previste dalla legge vigente. L’unanimità su un argomento che tocca la vita e l’economia di tutta la cittadinanza è stata accolta con soddisfazione dai consiglieri comunali di maggioranza e minoranza e tra questi il sindaco Lembo che attraverso la legge intende porre un freno al depauperamento del tessuto sociale di un’isola che è sempre stata attenta alle esigenze dei propri abitanti. Soddisfazione anche da parte del consigliere delegato proponente Enrico Romano per il risultato raggiunto attraverso l’unanimità del consiglio comunale su un argomento così importante per la vita amministrativa e del paese.