Fonte: Il Mattino
Paola de Ciuceis
Sicilia chiama, Campania risponde. Geograficamente distanti ma unite dall’azzurro del mare che le circonda e dalla dirompente natura che le stringe in un abbraccio tutto mediterraneo, Capri e Alicudi si incontrano in «Jeunesse d’amour», la personale di Roberto di Alicudi, l’artista che nel suo nome d’arte richiama la più piccola delle isole Eolie dove da tempo ha scelto di vivere da esule. Un’originale mostra ispirata al genius loci delle due isole che da domani (inaugurazione ore 18 con performance della compagnia Virgilio Sieni), approda nelle sale della Fumeria d’oppio di villa Lysis, un tempo buen retiro del barone Fersen, il poeta e scrittore francese che, dal 1903, si ritirò in esilio volontario da Parigi sull’isola azzurra. A cura di Valentina Rippa, la rassegna riunisce 50 originali pitture su vetri antichi dipinti con l’inusuale e preziosa tecnica tradizionale Pincisanti, appresa nei borghi siculi: si parte da un dettaglio dipingendo ad olio su vetri antichi in maniera speculare rispetto alla resa che si vuole ottenere e si «scopre» il risultato soltanto a dipinto finito. Raggruppate in due nuclei tematici i lavori evidenziano l’interesse dell’artista per Capri, terra amata negli anni d’adolescenza, e per la Sicilia, successivo luogo di elezione. Con colori piani e forme ben definite, ogni quadro racconta come fosse una favola la storia del genius loci delle due isole che nel tempo hanno nutrito l’ispirazione e l’immaginario di Roberto di Alicudi. I tramonti, la proverbiale luna, i faraglioni, i bar della celebre piazzetta, i santi e i patroni, i personaggi che le hanno abitate dialogano tra loro prendendo di volta in volta le sembianze di due figure simbolo: Donna Capra e Donna Ericusa.