Anna Maria Boniello. Capri – A Capri a distanza di due anni è arrivata la Tac, ma non è ancora in funzione e rimane come un inutile simulacro nei locali della diagnostica. All’ospedale Capilupi di Capri tra poco si sarebbero raggiunti i due anni senza la TAC, l’importante strumento utile per diagnostiche gravi la cui mancanza ha costretto degenti e malati a recarsi a Napoli pur in caso di gravi patologie, in ospedali che fanno capo all’ASL1 Loreto Mare e Vecchio Pellegrini. Molti isolani invece dovevano rivolgersi ai centri privati e di diagnostica convenzionati. A bandire la gara per l’acquisto di una nuova TAC, visto che quella che esisteva all’interno dell’ospedale era desueta e fuori uso, e nemmeno i pezzi di ricambio erano reperibili, è stato all’inizio dello scorso anno il tanto contestato direttore sanitario dell’epoca il dott. Giuseppe Papaccioli che venne sostituito dal dott. Giuseppe Monaco. Dopo l’espletamento di tutto l’iter burocratico con l’assegnazione della gara con il conseguente acquisto della struttura, la TAC è arrivata al Capilupi a metà del mese di Settembre, ed ora, a distanza di un mese, senza ancora essere messa in uso si trova all’interno di un ambiente del Capilupi, mentre gli ammalati ed i capresi continuano a recarsi in terraferma per sottoporsi ad un esame che potrebbe benissimo essere fatto all’interno del nosocomio isolano. Bocche cucite al Capilupi sia sull’arrivo della tac che sulla sua non messa in funzione, ma da notizie raccolte si è appreso che dopo essere stata disimballata la TAC è stata solamente poggiata al posto di quella ormai fuoriuso nei locali adibiti alla diagnostica, adiacenti al pronto soccorso e la sala operatoria ma non è stata ancora allacciata, perché non c’è stato l’adeguamento degli impianti elettrici, elemento indispensabile per verificarne il funzionamento e predisporne il collaudo. Un impedimento che potrebbe portare ad allungare ancora più i tempi di attesa e ci si avvia verso i mesi invernali, e qualcuno ricorda che in quest’anno ci sono stati alcuni incidenti gravi, di cui uno mortale, e fu impossibile effettuare il trasferimento perché il giovane perse la vita senza aver potuto effettuare un esame importante come quello della tomografia assiale computerizzata. Eppure sull’argomento si sono spesi fiumi di inchiostro, fu proprio “Il Mattino” il 15 Gennaio 2014 primo fra tutti a denunciare che la TAC si era guastata, ed i primi a scendere in campo furono proprio i sindaci di Capri ed Anacapri per smuovere i vertici dell’ASL NA1 Centro, all’epoca presieduta da Ernesto Esposito. Dopo gli amministratori, Franco Cerrotta per Anacapri, e Ciro Lembo all’epoca sindaco di Capri, a denunciare la mancanza della TAC furono anche i sindacati. In particolare l’UGL che, non essendo possibile ricorrere alla riparazione ed alla sostituzione dei pezzi di ricambio, chiesero ai vertici dell’ASL NA1 e dell’Assessore alla Sanità della Regione Campania dell’epoca di procedere d’urgenza all’acquisto di una TAC di nuova generazione. L’invito venne raccolto dal dott. Papaccioli e i reparti amministrativi dell’ASL impegnarono le somme utili per l’acquisto di una nuova TAC. E intanto fra cambi dei vertici Asl e le varie nomine che si sono succedute si è saputo che fra qualche giorno si insedierà a Capri il nuovo direttore sanitario del Capilupi il dott. Nunzio Quinto, già direttore sanitario degli Ospedali Incurabili e San Gennaro di Napoli. E si spera che sia proprio il nuovo direttore sanitario a portare a definitiva conclusione una vicenda che è durata due anni e che ha creato agli isolani non pochi disagi mettendo molte volte a rischio la salute pubblica.