Anna Maria Boniello. Capri – Il boom delle presenze turistiche, minimo tre notti di soggiorno in un albergo, che nel mese di luglio sono arrivate a sfiorare le 100.000, registrando il 12,84% in più rispetto allo scorso anno, ha messo in luce il fenomeno della crescita dei bed and breakfast, circa settanta esercizi tra Capri ed Anacapri, che sommati alle sedici attività di affittacamere ed un agriturismo arrivano ad ottantasette strutture, contro i sessantaquattro alberghi che si trovano sull’isola, a partire dai cinque stelle fino agli una stella. Il dato viene letto positivamente dall’Assessore al Turismo del Comune di Capri Marino Lembo che in una sua dichiarazione ha sottolineato che a rivolgersi ai bed and breakfast sono particolari turisti abituati a questo tipo di vacanza, e la loro prima scelta è proprio questo tipo di struttura. La ricettività alberghiera sull’isola sfiora i tremila posti letto e non viene minimamente scalfita dalla presenza di case vacanze, affittacamere e bed and breakfast perché si tratta di numeri esigui. Intanto quest’anno, che già ad inizio primavera veniva annunciato come un anno di crisi , le previsioni più nere sono stati smentiti dai dati ufficiali diramati dall’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo, sia al termine di giugno che di luglio, che hanno messo in luce dati esaltanti. Un trend positivo sempre in crescita che ha visto l’occupazione alberghiera quasi al 92% in tutte le tipologie ricettive e un calo contenuto di presenze italiane, che si sono attestate intorno al -4% nel mese di giugno e -7% in quello di luglio. Un’isola meta di vacanzieri internazionali dunque nel cuore dell’estate non si vedeva da molti anni. La vacanza a Capri infatti era privilegiata dal vacanziere internazionale nei mesi di maggio e giugno che poi rientrava a settembre. Un’abitudine che è andata man mano cancellandosi tanto che nel solo mese di Luglio le presenze straniere negli alberghi sono arrivate al 12,84% in più dello scorso anno. Fondamentale quest’anno è stata un’accorta ricerca di mercato, secondo i giudizi espressi dagli addetti ai lavori, e la possibilità di trovare un ormeggio nel porto turistico, così come la tappa a Capri sulle rotte dei grandi yacht. Per la vacanza familiare, invece, molti si sono rivolti agli alberghetti da tre stelle in poi e tanti hanno scelto l’opzione di una camera in affitto, della casa vacanze e dei bed and breakfast. Un’offerta dai costi più contenuti senza rinunciare però ad un buon livello tra qualità e prezzo. Una stanza in queste piccole strutture non supera mai i centoventi euro a notte. E chi non disdegna di arrivare sino nei punti più lontani dal centro trova prezzi più contenuti, ma anche la possibilità di soggiornare in un’abitazione in mezzo al verde, con annesso giardino. L’abitudine di fittare una camera in famiglia a Capri risale alla fine del dopoguerra, quando l’isola apriva le sue frontiere ad un turismo d’elite e facoltoso, ma si trovava qualche intellettuale artiste o bohemien che sceglieva di vivere un soggiorno più autentico, a stretto contatto con la natura e con le abitudini delle famiglie locali, tanto che si sono intrecciate nel corso degli anni delle vere e proprie amicizie che continuano ancora oggi. Un recupero di un antica tradizione, che da qualche anno, quando una legge ha regolamentato e disciplinato l’apertura dei bed and breakfast, ha ripreso vita, e visto il successo, sono in molti a pensare di adattare le proprie abitazioni a questa tipologia di struttura e diverse richieste di licenza già sono state presentate negli uffici comunali.