Anna Maria Boniello. Capri “Non esiste alcuna guerra degli ormeggi – spiegano le forze dell’ordine impegnate nell’ispezione e nella rimozione delle strutture – stiamo agendo su delega della Procura a seguito di una denuncia.” Stesse parole arrivano dalla Capitaneria di Porto “Siamo impegnati a verificare l’occupazione dello specchio d’acqua della banchina dei motoscafisti – dichiara il comandante della Capitaneria, tenente di vascello Dario Gerardi – su delega del Magistrato, ed ieri sono stati rimosse alcune catenarie e cime per l’ormeggio. Nessuna imbarcazione è stata sequestrata, e l’attività, sia ieri che oggi, ha continuato a funzionare regolarmente. La capitaneria sta operando in funzione di polizia giudiziaria, come ho già avuto modo di dire, su delega della Procura.”. “Teniamo a precisare che non siamo ormeggiatori né noleggiamo barche, ma il gruppo dei Motoscafisti effettua attività di trasporto passeggeri – spiega il presidente del Gruppo Motoscafisti Giuseppe Maggipinto – di questa attività vivono trentotto famiglie, non abbiamo mai avuto nessun blocco di servizio, e nemmeno ci è stata fermata l’attività commerciale. Il provvedimento riguarda lo spazio d’acqua occupato in eccedenza e non saremo arrivati a questo punto se avessimo avuto, così come avevamo richiesto qualche anno fa, nel 2012, l’ampliamento della concessione. Ora dobbiamo solo sperare che la burocrazia non ci porti a rallentare l’iter già avviato da tempo.” Il caso che ha sconvolto il tran tran estivo e che è diventato l’argomento del giorno sia in piazza che a Marina Grande, non poteva non coinvolgere il Comune. Ieri, il sindaco di Capri Gianni De Martino si è reso disponibile a destinare uno spazio pubblico all’interno dell’area portuale per depositare tutto il materiale sequestrato, e per quanto riguarda l’ordinanza che sospendeva il rilascio di traffico turistico intorno all’isola, dichiara: “L’argomento in questione riguarda i due comuni, quello di Capri e quello di Anacapri, essendo il porto di competenza di entrambi. Ed è per questo che abbiamo avviato adempimenti per redigere un regolamento che disciplini la materia che riguarda tutta l’attività turistica via mare intorno all’isola.” Acque meno agitate ed aria più serena si respira all’interno del porto turistico. La società per azioni partecipata tra il Comune e Invitalia con un Cda presieduto dall’avvocato Emilio Ruotolo e che viene definito un albergo a cinque stelle lusso sul mare. Trecento posti barca, con servizi che funzionano h24 e che in comune con il porto commerciale ha solo l’imboccatura. All’interno dello scalo turistico si respira un’aria tranquilla e riservata e nella piccola darsena, dove entrano le imbarcazioni, possono entrare mezzi fino a 19 metri. Attraccano ai moli centrali invece mezzi fino a sessanta metri. Anche questo specchio d’acqua è dato in concessione alla Regione sino al 2020. I benefici economici che trae l’isola attraverso il suo porto turistico sono tanti. “Capri infatti – spiega il presidente Emilio Ruotolo – è una tappa irrinunciabile nelle crociere dei superyacht. I posti e gli ormeggi poi vengono assegnati solo a contratto, ed addirittura anche per l’ormeggio nel campo boe che siamo riusciti a realizzare all’esterno del piccolo molo foraneo dove possono attraccare mezzi fino ad otto metri, viene stipulato un contratto. La prenotazione è obbligatoria quando c’è posto, anche per un solo giorno, e le tariffe sono pubblicate sul nostro sito, e variano dall’alta alla bassa stagione, ed i prezzi cambiano anche secondo le dimensioni e la categoria di scafo. Per ottenere l’accesso al porto deve essere annunziato via radio su un canale riservato, ed il nostro personale conduce l’imbarcazione sino al posto assegnato.” L’avvocato Ruotolo esprime grande soddisfazione per i successi ottenuti quest’anno, nonostante la crisi, e per come il porto turistico dell’isola sia riuscito ad entrare nel circuito degli scali turistici più importanti, grazie appunto al rigore che viene rispettato nell’assegnazione dei posti e dal numero di contratti che vengono stipulati ogni anno con i diportisti che hanno scelto lo scalo turistico per trascorrere le loro vacanze in mare in uno spazio riservato e tranquillo. Un’aria che purtroppo, che sino ad oggi non si può dire si respiri dall’altra parte del porto, sul molo commerciale, che in quest’estate di crisi sta vivendo uno dei suoi più brutti periodi.