Anna Maria Boniello – Approda nelle aule del Tribunale civile di Napoli il caso sollevato da qualche anno dal 27enne disabile Christian Durso, il giovane che chiede l’ abbattimento dei quattro gradini che conducono alla ringhiera del belvedere della Migliera ad Anacapri. Un lavoro richiesto per poter accedere all’ ultimo tratto del belvedere che conduce alla ringhiera in ferro che sporge sul Faro di Punta Carena. Il 13 maggio si terrà a Napoli la prima udienza della causa per risarcimento danni che il disabile ha avanzato nei confronti del Comune. Una querelle che è arrivata fino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che aveva assicurato il suo interessamento alla vicenda.
Solidale con il giovane anacaprese, affetto da una patologia degenerativa muscolare, anche l’ associazione Luca Coscioni.
All’ Ansa Durso dichiara: «Se dovessi ottenere dei soldi, ne devolverò metà ad associazioni impegnate al fianco dei disabili e l’ altra metà per creare un fondo a favore di iniziative contro le barriere.
Quei quattro gradini, impossibili da scendere per me e per qualsiasi altro disabile, negano il diritto a fruire della bellezza, calpestando il principio di uguaglianza tra i cittadini». In risposta alle accuse di insensibilità e disattenzione nei confronti dei problemi dei disabili, il sindaco di Anacapri, Francesco Cerrotta, respingendole in toto, ricorda che già da anni è attivo, sul territorio comunale, il progetto «Anacapri per tutti», che si occupa dell’ abbattimento delle barriere architettoniche in luoghi pubblici e privati. «Gli organi comunali e la Sovrintendenza dice Cerrotta – hanno già approvato un progetto di adeguamento con una discesa a esse’, pur ritenendolo peggiorativo rispetto all’ estetica di uno dei belvederi più belli dell’ isola». Il sindaco assicura che non appena ultimato l’ iter burocratico sarà dato inizio ai lavori sulla base del progetto di adeguamento presentato e approvato.