Anna Maria Boniello. Capri – E’ scoppiata nel pieno delle festività pasquali l’inattesa grana relativa all’aumento dei costi del biglietto sulle linee vie del mare. Un’addizionale che porta un aumento di due euro a biglietto per turisti e pendolari, che va da 16 a 18 euro, e di un euro per gli abitanti delle isole che cambia da 4,80 a 5,80 euro. E nonostante l’atmosfera di festa, tra gli addetti ai lavori si respira aria di tensione per una miccia che potrebbe innescare una serie di reazioni a catena. Ieri mattina, come già era stato paventato il giorno precedente, le compagnie di navigazione hanno affisso all’esterno delle biglietterie i nuovi tariffari che hanno scatenato un putiferio, anche se in una nota che è stata diffusa dall’ACAP, l’Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei, venivano spiegati i motivi che hanno fatto scattare le addizionali, è stato precisato che si tratta di un sovrapprezzo provvisorio “in attesa che arrivino dalla Regione risposte concrete per scongiurare lo stato di crisi del comparto che
Le dichiarazioni di Salvatore Ravenna (Direttore Generale ACAP). Chiarisce la posizione e spezza una lancia a favore degli armatori viene spezzata dal Direttore Generale dell’Acap Salvatore Ravenna che assicura che l’addizionale imposta ai turisti ed un euro ai residenti, sarà abolita non appena ci sarà il calo del costo del petrolio. “La volontà degli armatori che operano nel trasporto privato” dice Ravenna “è quella di favorire l’utenza ed i nostri passeggeri che sono l’unica risorsa che alimenta e sostiene il comparto marittimo privato. Vogliamo augurarci però che questa iniziativa, che è stata resa necessaria dal lievitare dei costi, non venga strumentalizzata al fine di colpire l’immagine degli armatori privati da parte di chi ritiene risolvibili le difficoltà economiche del settore mercé la soppressione del libero mercato ed incrementando i finanziamenti alla società regionale Caremar, che si può permettere di superare ogni difficoltà finanziaria proprio grazie al ripianamento delle perdite di bilancio che viene effettuato da parte della Regione”
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“mette a rischio la sopravvivenza dei collegamenti marittimi nel golfo”. L’Acap precisa anche che “varie sollecitazioni erano stare rivolte agli Enti Regionali unitamente a richieste di incontro con l’Assessore ai Trasporti Sergio Vetrella ed al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro proprio per trovare soluzioni concrete visto l’esorbitante aumento dei costi del combustibile che lievita continuamente, e sottolinea il direttore generale dell’ACAP Salvatore Ravenna “che le compagnie di navigazione privata non godono di contributi né da parte dello Stato né da parte della Regione” . La nota dell’ACAP rassicura poi che l’addizionale sarà ridotta o abolita in caso di decremento del costo del petrolio. Ma non sono bastate queste precisazioni alla Regione, tanto che il dirigente del settore trasporti Gaetano Botta ieri pomeriggio, accogliendo tutte le proteste che sono pervenute in Regione da parte dei sindaci delle isole del Golfo, dei Presidenti di Federalberghi Ischia e Capri e delle associazioni utenti, ha contestato a tutte le compagnie private che operano nel Golfo di aver violato, con l’aumento delle tariffe, le normative vigenti, ed anche la violazione degli obblighi tariffari agli atti di sottomissione sottoscritti dalle parti. Nello stesso tempo, il funzionario regionale ha inviato una nota a tutte le società comunicando loro che è in corso la procedura di revoca dei servizi loro affidati. E’ stato anche comunicato il nome del funzionario responsabile del procedimento, nella persona di Lorella Iasuzzo. Contro tale provvedimento le compagnie potranno presentare ricorso nel termine di 10 giorni. La nota del dirigente è stata inviata nel tardo pomeriggio di ieri, dopo una giornata di polemiche e tensioni che si sono levate nelle località del Golfo interessate agli aumenti, a tutte le società di navigazione private, la Snav, la Libera Navigazione del Golfo, l’Alilauro, L’Alilauro-Gruson, l’Alicost e il Consorzio Neapolis ed anche alla Medmar navi che non ha apportato però nessun aumento. Tra polemiche e dichiarazioni il caso è destinato a tener banco sia nei giorni di Pasqua che in quelli immediatamente successivi. Infatti sia i tour operator che le agenzie che lavorano nel comparto turistico stanno cercando di limitare i danni per l’improvviso aumento, visto che molti contratti con le maggiori organizzazione che muovono massicci flussi turistici erano già stati chiusi in quest’inverno tenendo conto anche delle tariffe precedenti, e dovranno essere gli stessi operatori a far fronte ad un aumento che non era prevedibile. L’aumento di due euro comunque non ha scoraggiato l’arrivo dei turisti che ieri hanno toccato la cifra record di oltre 11.000 sbarchi nella sola isola di Capri e cifre record anche nell’isola di Ischia, che ha visto migliaia di turisti pendolari e vacanzieri scendere da aliscafi e traghetti, alcuni dei quali partono anche da Pozzuoli, toccando Procida, che viene collegata oltre che con la Caremar anche con gli aliscafi Snav.
Le Reazioni delle istituzioni e delle associazioni di Categoria Capri, Ischia, Procida, Sorrento e le località del golfo di Napoli e Salerno che vengono toccate dagli scafi veloci sono scese sul piede di guerra in una battaglia che le vede coinvolte in prima persona. L’addizionale sui costi dei biglietti porta a levitare i costi del ticket sia per residenti che per turisti. Da ieri un biglietto da Napoli a Capri per un non residente è salito da 16 a 18 euro e da 4,80 a 5,80 per i residenti. Stesso aumento per gli ischitani, mentre per chi vuole raggiungere Capri da Sorrento paga 15 euro al posto dei vecchi 14, mentre un residente 4,50, 50 centesimi in più del precedente. Da Napoli a Sorrento si paga 1,50 euro in più salendo da 10 ad 11,50 ed il Residente 5,10 euro al posto dei vecchi 4,60. Un aumento che è arrivato improvviso, anche se gli armatori delle compagnie private assicurano che avevano chiesto più volte un incontro in regione per discutere dell’aumento, visto l’aumento dei prezzi e del carburante e lo stop delle tariffe che risalgono al 2006. Motivazioni che non sono state ritenute valide da parte degli imprenditori, dei rappresentanti delle categorie, delle associazione e dei comuni che sono stati capofila della protesta diffusa attraverso un documento congiunto firmato dai due primi cittadini Ciro Lembo per Capri e Franco Cerrotta per Anacapri che già preannunciano una sorta di guerra decidendo di disertare tutti gli incontri in Regione e non parteciperanno a nessun tavolo tecnico dove si discute di orari, tariffe o delle tematiche marittime in genere, in quanto, è scritto nel documento congiunto “le due amministrazioni sono stufe di essere spettatrici passive e poco considerate”. La protesta che inizierà già dalla prossima settimana, , ed in particolare il 27 Aprile, giorno in cui è previsto un incontro in Regione che aveva all’ordine del giorno la problematica delle tariffe nei servizi minimi. Ed intanto i due sindaci chiedono all’Assessore Regionale ai Trasporti Vetrella di affidare i servizi dei trasporti mediante un’apposita gara d’appalto, di ridefinire i servizi minimi essenziali, di avviare una politica tariffaria equa e imporre alle compagnie nuovi obblighi di servizio pubblico. E proprio sui servizi pubblici anche il gruppo consiliare di minoranza l’Onda chiede all’Assessore Vetrella di avviare una politica per il potenziamento della Caremar ripristinando anche il servizio di linea di aliscafi di questa compagnia “la cui soppressione” dichiara Marzio Lembo capogruppo dell’Onda “non è mai stata chiarita”. L’intervento urgente anche del Prefetto viene chiesto dal Presidente dell’Ascom Beppe Massa, mentre Federalberghi Isola d’Ischia e Federalberghi Isola di Capri in un documento congiunto esprimono la più vibrata protesta per l’ennesimo indiscriminato, improvviso e piratesco aumento del biglietto degli aliscafi all’inizio della stagione turistica distruggendo con questa politica un lungo lavoro di preparazione avviato dall’Associazione Albergatori in tempi non sospetti come quelli delle borse del turismo internazionali.
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