[da il Mattino del 25 Gennaio] Anna Maria Boniello. Capri – Rischia la chiusura il centro Anffas di Capri. La struttura che assiste i malati ed i disabili residenti sull’isola,a Capri ed ad Anacapri, negli ultimi mesi si è venuta a trovare in insostenibili difficoltà di carattere economico, dovute al crack finanziario della sanità della Regione Campania, che ha portato la Onlus caprese a vantare circa 670.000 euro di credito nei confronti dell’ASL 1 di Napoli, di cui almeno metà è fondamentale per continuare l’attività. L’Anffas di Capri, la cui sede è sita nella zona di Palazzo a Mare, sul versante di Marina Grande, con la paventata chiusura vede essere messi a rischio circa 10.000 trattamenti riabilitativi, alcuni di essi giornalieri, destinati in parte a giovani portatori di handicap, ed anche ad anziani e disabili che non potendo spostarsi dal proprio domicilio vedrebbero andare perdute questo tipo di cure. La cancellazione dal territorio dell’Anffas ha fatto esplodere un caso destinato a far scalpore sull’isola, infatti ieri mattina si è tenuto un’incontro all’interno della struttura, a cui hanno partecipato i vertici dell’associazione, il Presidente dell’Onlus Mario Cimino, gli operatori sanitari gli utenti e i rappresentanti un comitato spontaneo che si è formato su Facebook grazie ad un tam tam in rete che ha sensibilizzato i giovani capresi che affiancheranno i genitori ed operatori in ogni iniziativa di protesta tesa a consentire il regolare proseguimento delle attività Associative dell’Anffas, che al momento si svolgono con il personale che da circa quattro mesi non riceve lo stipendio, 12 operatori fra logopedisti, fisioterapisti, neuropsicomotoristi, medici e psicologi. Un intervento ufficiale per scongiurare la chiusura è arrivato anche dai due Sindaci isolani Franco Cerrotta e Ciro Lembo, che con un documento congiunto hanno chiesto un incontro urgente con il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro per cercare una via d’uscita definitiva per superare il momento critico attuale e dare all’Anffas di Capri una sicurezza definitiva. Dello stato di tensione che si potrebbe venire a creare i due sindaci hanno già avvertito il Prefetto di Napoli, informandolo dello stato di emergenza sanitaria che si verrebbe a creare con la chiusura del centro. Già in passato, infatti, il centro Anffas di Capri fu a rischio chiusura, ma l’empasse venne fortunatamente superato, evitando contraccolpi enormi per la salute pubblica sull’isola, dove il problema della chiusura di un centro non può essere risolto, come accade in terraferma, dove gli utenti, per essere curati, possono rivolgersi a strutture analoghe che si trovano a poca distanza dalle loro località di residenza.