Anna Maria BonielloCapri. Il Capilupi di nuovo nel mirino delle cronache. Dopo il blitz della Guardia di Finanza di mercoledì mattina che ha rimosso le telecamere di videosorveglianza installate alla caccia di assenteisti, ieri lo stop dell’ascensore ha fatto riaccendere le polemiche sul nosocomio caprese, che sembra non trovare pace. Non è la prima volta che l’importante impianto che collega l’area di ingresso con i piani di degenza, l’ambulatorio, il pronto soccorso e la sala operatoria si ferma a causa di guasti improvvisi o per carenze di manutenzione.L’episodio che fece più scalpore si verificò nel 2011, quando addirittura a causa del guasto una partoriente fu trasportata con i comandi manuali in sala operatoria dove le doveva essere praticato un taglio cesareo, ed un’anziana con la frattura del femore fu trasportata con una barella passando per il viale esterno. Lo stop che durò per una settimana era stato provocato dalla fuoriuscita dell’ascensore dal binario di scorrimento. Il blocco più recente è accaduto invece nel 2015, e a intimare lo stop fu proprio un’ordinanza del sindaco Gianni De Martino, che firmò il provvedimento per impedire l’uso dell’ascensore a causa della mancata verifica tecnica di funzionalità. Una documentazione necessaria, rihiesta al comune dai vigili del fuoco, che dopo aver ispezionato la struttura verificarono infatti che era priva delle apposite carte. Anche in quel caso i degenti dovettero ricorrere all’utilizzo delle scale di collegamento per poter raggiungere sia gli ambulatori che la sala operatoria e la radiologia. Non si conoscono ancora le cause che hanno portato nuovamente allo stop dell’ascensore ieri pomeriggio, ma probabilmente sono i segni del tempo e l’usura dei componenti tecnici dell’obsoleto impianto ad essere la prima causa del suo mancato funzionamento. Ovviamente anche quest’ennesimo caso, che non riguarda la malasanità, non poteva passare inosservato, anche perché come già accaduto in passato il guasto all’ascensore è stato annunciato da un cartello proprio posto all’interno che ha sollevato l’ira dei parenti dei degenti, che hanno portato all’esterno del Capilupi la notizia del guasto che comporta notevoli disagi e gravissime conseguenze per i ricoverati. Ed è stato proprio un parente di un uomo ricoverato da una settimana nel reparto di degenza che conta venti posti letto per le varie patologie, a rendere noto che ieri mattina il genitore, che doveva essere sottoposto ad un’importante indagine quale l’ecocuore, non ha potuto raggiungere l’ambulatorio dove è sistemato l’impianto a causa dell’ascensore fuori uso, proprio perché l’importante struttura diagnostica è situata in un’area del piano terra. Ovviamente i disagi continueranno per qualche giorno, anche perché dovrà arrivare da Napoli la ditta a cui sono affidati i lavori di manutenzione: e in caso di sostituzione di un componente, come è successo in precedenza, dovranno trascorrere diversi giorni.