Anna Maria Boniello – Capri. Erano alcuni mesi che le voci si rincorrevano: l’ospedale Capilupi nel mirino delle forze dell’ordine. Due inchieste e due filoni, uno affidato alla tenenza della Guardia di Finanza con il luogotenente Pietro Varlese e la seconda al comandante della caserma dei carabinieri Pietro Bernardo. Alle indagini vanno ad aggiungersi gli avvicendamenti ai vertici che hanno portato in meno di un anno alla direzione sanitaria del Capilupi ben tre dirigenti in virtù della nomina dell’Asl Napoli 1 Centro.La conferma delle indagini in corso è arrivata ieri mattina, quando nella piazzetta dei Due Golfi, proprio all’ingresso dell’Ospedale Capilupi, si è fermato un furgoncino delle fiamme gialle con attrezzature speciali, dal quale è sceso un gruppo di finanzieri del nucleo operativo guidati dal maresciallo aiutante Maurizio Bellico della tenenza di Capri. Il maresciallo e due militari sono entrati nelle sale interne dell’ospedale per comunicare ai responsabili l’inizio della loro attività che consisteva nella rimozione un grosso sistema di videocontrollo, che all’insaputa del personale e degli abitanti della zona era in funzione già da alcuni mesi, probabilmente dall’inizio di quest’anno quando sono cominciate a girare le prime voci, e quando con una frequenza quasi settimanale i militari del comandante Varlese hanno iniziato a visitare i locali e gli uffici dell’ospedale per raccogliere documenti e informazioni di vario genere.Con molto stupore degli abitanti le apparecchiature di controllo erano state posizionate su alcuni pali dell’illuminazione pubblica di via Torina, la stradina che da via Provinciale Marina Piccola porta su una zona alta del paese e consentivano di filmare ogni movimento che avveniva negli spazi esterni del piazzale dell’ospedale dove sostano le autoambulanze ed il carrellino elettrico del 118, e dove si accede agli ambulatori del pronto soccorso. Mentre un militare provvedeva a ripulire quella zona, altri muniti di lunghe scale operavano sui pali dell’illuminazione che inquadrano l’ingresso principale dell’ospedale su via Provinciale Marina Piccola. Contemporaneamente ai colleghi che rimuovevano le telecamere sulle strade esterne altri militari si occupavano degli spazi interni, sempre muniti di scale, nell’androne di ingresso, nello spazio destinato alle prenotazioni e agli ambulatori di radiologia e dove si trovano gli ascensori per salire nei piani di degenza sono state rimosse le telecamere che erano state piazzate in direzione dell’orologio timbra cartellino e del distributore di bevande.Ma l’ Operazione Capilupi prevedeva una seconda fase. Dopo aver riposto tutte le apparecchiature nell’anonimo furgoncino, i militari sono scesi al porto, e qui tra lo stupore di operatori turistici della zona, passeggeri che sbarcavano dagli aliscafi e marinai, sono saliti sul molo frangiflutti alto diversi metri dove sui pali della luce si trovavano altre telecamere poste con lo scopo di fermare le immagini di arrivi e partenze ed effettuare controlli incrociati.