Anna Maria Boniello. Capri – Dopo l’exploit di Capri Hollywood, il festival internazionale di cinema fondato da Pascal Vicedomini, che nelle giornate di inizio anno ha trasformato l’isola azzurra in un vero e proprio set all’aperto, affollato dai personaggi del cinema, Idris Elba, il Mandela cinematografico, Naomie Harris e le star nostrane come Valeria Golino e Riccardo Scamarcio, e il lungo weekend della Befana, che con la pista sul ghiaccio fatta installare dal Comune nel Centro dei Congressi ha fatto impazzire i bambini nella festa loro dedicata, Capri da domani chiude ufficialmente per ferie per riaprire a fine marzo. Una lunghissima chiusura che ogni anno conferisce all’isola un aspetto da paese fantasma. Bar e ristoranti ed alberghi tutti chiusi in attesa che vada in scena il cartellone estivo con l’approssimarsi dei giorni di Pasqua che quest’anno cadrà addirittura il 20 Aprile. Lo stop – spiegano gli addetti ai lavori – non è dovuto alla crisi economica, ma all’abitudine, da parte dei flussi turistici emergenti e non, di considerare Capri solo la località ideale per la vacanza balneare. Quest’anno a leggere l’elenco pubblicato sul sito di Capri Tourism, tra i pochissimi alberghi che continuano a sperimentare l’apertura invernale non c’è nemmeno un quattro stelle. I turisti fuori stagione che desiderano una vacanza a Capri possono scegliere in un ventaglio di proposte che vanno dai due deliziosi alberghi a tre stelle, su otto, La Certosella a Tragara e il Nautilus a Marina Piccola e tre alberghi ad una stella, lo storico 4 Stagioni a Via Provinciale Marina Piccola, Il Guarracino a Via Mulo e lo Stella Maris a via Roma a pochi passi dalla piazzetta. Nessun albergo è aperto ad Anacapri ma tante piccole realtà ricettive come i bed and breakfast, sette su ventidue aperti nel comune di sopra, in località come Cetrella, all’ombra del monte Solaro, la Migliara, Via Tuoro, e qualcuno disseminato attorno alle stradine del centro storico. Solo due su venti bed and breakfast sono aperti a Capri, in prossimità dei due golfi, e le strade carrozzabili dell’isola. Saracinesche abbassate anche per i ristoranti, 4 aperti assieme ai due pub, uno a Marina Piccola aperto dal lunedi al giovedi ed un altro solo a pranzo tranne sabato e domenica anche a Cena, ed una tavola calda a Marina Grande, mentre ad Anacapri sette tra pizzerie e ristoranti, di cui un pub aperto solo la sera. Sembra completamente abbandonata l’idea di sperimentare il prolungamento della stagione turistica, solo alcune boutique griffate resistono alla chiusura invernale, Gucci in via Camerelle, meta privilegiata del vacanziere giapponese mordi e fuggi che include Capri nella sua tappa in Campania proprio per visitare lo store della doppa G incrociata, Capri Watch la griffe di orologi isolana, e la storica boutique Massa in via Quisisana che apre le sue vetrine sulla passerella dei vip da circa un secolo, la boutique e l’antica fabbrica di profumi Carthusia, un vero e proprio museo della storia botanica dell’isola. E tra i più antichi negozi che hanno lanciato lo stile Capri nel mondo Russo Uomo, che illumina con le sue vetrine la piazzetta più celebrata del mondo. Tra i quattro bar della piazzetta continuano l’apertura ne continuano l’apertura in piazzetta tre, pronti ad allestire i tavolini ad ogni barlume di sole, e tra le tante chiusure invernali resterà ferma fino a metà marzo, anche la rossa più famosa di Capri, la piccola Funicolare che da oltre un secolo collega il porto e l’antico borgo di Marina Grande con il centro di Capri. Uno stop imposto dalle verifiche e lavori di manutenzione annuale che priva l’isola del suo mezzo di trasporto che nonostante gli anni è il più veloce ed in soli tre minuti consente di raggiungere il palcoscenico naturale per sentirsi personaggi nella piazzetta più famosa del mondo. Il cartellone caprese riprenderà in primavera.