Anna Maria Boniello. Capri – Con l’inizio della Settembrata Anacaprese si chiude ufficialmente l’estate nel tipico e caratteristico “comune di sopra”. L’amena località che vide la prima edizione, che risale addirittura al lontanissimo 1923, organizzata da un gruppo di artisti, futuristi, scapigliati, pittori, scrittori, intellettuali che sceglievano Anacapri per le vacanze estive, al cui termine, prima di lasciare l’isola vollero organizzare una festa corale insieme alla popolazione locale. Una tradizione che continua nel tempo, che si appresta a celebrare un secolo di vita, e che tiene impegnata sin dall’inizio estate centinaia di anacapresi, abitanti del luogo e turisti, a scegliere i temi, a realizzare costumi e scene d’epoca, ed organizzare la serie di eventi che a partire da mercoledì 30 agosto e per la prima decade di Settembre animeranno anacapri. La Settembrata anacaprese è ormai entrata a pieno titolo tra le feste della tradizione popolare isolana e regionale. E sono in tanti i vacanzieri che hanno casa ad Anacapri che prolungano le vacanze o arrivano per l’occasione proprio perché la Settembrata è l’evento più coinvolgente che si organizza sull’isola. Il tema scelto quest’anno è il ritorno della “Festa dell’Uva”. E saranno proprio il vino e l’uva protagonisti della prima serata del 30 agosto, quando ci sarà la sfilata con le tipiche scene di vendemmia che attraverserà il corso centrale e tutte le strade di Anacapri. Ovviamente non potrà mancare il Dio Bacco e sarà proprio lui ad aprire il corteo e condurre tutti i personaggi che indosseranno abiti d’epoca, e i carri con le attrezzature dei contadini di un tempo. A fare da cornice le ancelle attraverseranno le piazze del paese, partendo da Piazza Vittoria, detta nella vulgata locale Il Monumento, via Orlandi e Piazza Cerio, le Boffe e Caprile. Ed in questi percorsi sono stati ricreati dei veri e propri tableau vivant ricostruendo le botteghe artigianali che c’erano un tempo, dalla bottega di Minicuccio, il vecchio falegname o il banchetto del “solachianiello”. E poi le scene più tradizionali della vendemmia con le campagnole, che sfilando canteranno antiche melodie ed alcune scene del mondo contadino con la ormai scomparsa battitura dei legumi. Domenica quindi ad Anacapri tornerà la magia di un tempo.