Anna Maria Boniello. Capri – La nuova stagione culturale di Villa San Michele, la casa museo dello scrittore svedese Axel Munthe, vede quest'anno accogliere gli ospiti nelle vesti di padrone di casa, con a fianco la moglie Genevieve, un'alta figura istituzionale, il diplomatico ed ex Viceministro del Governo Italiano Staffan De Mistura che incarna a perfezione lo spirito internazionale dell'isola azzurra. De Mistura è nato a Stoccolma da madre svedese e padre italiano, nobile aristocratico che ha vissuto lunghi anni a Capri nell'epoca della sua adolescenza e che ritorna oggi da console di Svezia per assumere il ruolo di sovrintendente della Fondazione Axel Munthe – Villa San Michele. Uno dei luoghi del mito dell'isola di Capri che il medico scrittore Axel Munthe donò alla sua patria e che oggi accanto al museo, che viene visitato da migliaia di persone all'anno, ospita anche la sede del Consolato di Svezia, che vede oggi alla guida uno degli habituè più amati dell'isola che ha ricevuto da un mese il testimone dal suo predecessore Peter Cottino, che ha guidato il consolato per oltre dieci anni. Il 19 giugno dunque Villa San Michele aprirà i suoi cancelli che immettono nello straordinario parco eletto dal Fai tra i dieci più belli d'Italia, per dare il via alla rassegna musicale dei Concerti al Tramonto. Uno degli eventi clou dell'estate caprese, che vede ogni venerdì all'imbrunire un parterre di tutto rispetto di amanti della buona musica, che già dal primo appuntamento, dopo il cocktail di benvenuto, avranno l'occasione di ascoltare il primo concerto con i musicisti Roland Pontinen al piano, Vante Henryson al violoncello e la cantante Katarina Hernyson. Si apre così il sipario sugli eventi musicali ed artistici che en plein air circondati da un habitat straordinario andranno ad animare la stagione turistica del 2014. Un'occasione importante per i tanti ospiti che passano l'estate sull'isola e che attraverso alla musica possono avvicinarsi ad una delle più belle pagine della storia di Capri. Una storia che Axel Munthe ha racchiuso anche nel suo libro più famoso che è stato considerato il suo capolavoro, dove il medico-scrittore svedese parla della sua vita e della sua casa sul monte che è diventato uno dei simboli più importanti dell'isola. Munthe infatti donò i suoi beni allo stato svedese che negli anni '50 costituì la fondazione San Michele, con lo scopo di favorire gli scambi culturali fra la Svezia e l'Italia, per far diventare la villa un vero e proprio cenacolo e punto d'incontro di varie culture, ma anche un tempio della natura dedicato alla conservazione dell'ecosistema, alla tutela degli uccelli. Infatti esiste ancora un osservatorio ornitologico e poi un parco dove potessero continuare a proliferare le specie della flora caprese. E all'interno della casa museo, che ripropone le linee caratteristiche dell'architettura caprese si trovano opere e reperti di epoche diverse che vanno dall'antichità agli inizi del '900. Ma quello che più di tutto attrae i viaggiatori italiani e stranieri è l'atmosfera che si vive all'interno di quegli spazi nel parco e nella cappella dedicata a San Michele dove ancora oggi aleggia lo spirito dello scrittore che volle costruire in quell'angolo dell'isola la sua immensa dimora sulla sommità delle rocce di Anacapri che sembra librarsi verso lo il cielo come uno di quegli uccelli che vivono nel giardino che Munthe chiamò proprio “il paradiso degli uccelli”.