Anna Maria Boniello. Capri – “Adotta un’aiuola”, è questa l’iniziativa che il Comune di Capri ha messo in campo per la valorizzazione e la cura della flora dell’isola. Centinaia di metri quadrati di verde pubblico saranno interessati da questo progetto nato da un’idea di Salvatore Ruocco delgato al Verde Pubblcio e approvato dalla Giunta, che consentirà ai privati di “adottare” uno dei tanti spazi di giardini di proprietà comunale, accollandosi gli oneri della loro manutenzione e abbellimento. L’adozione sarà poi suggellata dall’apposizione di cartelli informativi con cui gli i tutori dell’iniziativa potranno pubblicizzare la loro partecipazione a questo importante progetto. La prima azienda che ha risposto all’appello del Comune di Capri ed aderire al progetto è stata Carthusia. L’antica fabbrica di profumi capresi di Via Matteotti, che apre i suoi storici laboratori proprio in una delle zone più belle dell’isola immerse nel verde della flora caprese a pochi passi dalla Certosa, da cui prende il nome, dove fra alambicchi e provette nascono i profumi dell’isola, simili a quelli che nel 600 vennero creati da un monaco certosino utilizzando fiori e erbe dell’isola. Uno stretto rapporto con gli esemplari delle specie floreali capresi, che sono proprio la base delle essenze e della ricerca di Carthusia, che ha già commissionato al Regio Orto Botanico di Napoli uno studio per la ricerca degli esemplari arborei più adatti al territorio isolano che saranno messi a dimora in oltre trecento metri lineari di aiuole e verde pubblico adottati da Carthusia lungo Viale Matteotti, la tipica strada caprese che collega la piazzetta dell’artigianato con due luoghi simbolo dell’isola, i Giardini di Augusto e la mitica Via Krupp, i cui tornanti scavati nella roccia congiungono il centro di Capri con il versante di Marina Piccola. E sicuramente dopo l’adesione di Carthusia saranno tanti altri i privati e realtà imprenditoriali isolane che aderiranno al progetto “Adotta un’aiuola”, che tende a sottolineare l’importanza della flora locale, che comprende specie uniche, che hanno da sempre suscitato l’interesse di esperti e studiosi, primo fra tutti Edwin Cerio, l’illustre intellettuale caprese che all’argomento ha dedicato una sua celebre pubblicazione “Flora Privata di Capri” edita nel 1939, dove sono raccolte e catalogate decine di specie tipiche dell’isola, le cui particolarità e storie si intrecciano indissolubilmente con quelle di Capri e dei personaggi che l’hanno caratterizzata nel corso dei decenni.