Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Aaa cercasi casa a Capri semplicemente per viverci tutto l’anno. È simbolico ma reale l’avviso di ricerca abitazione sull’isola azzurra per capresi e anacapresi che, nonostante i natali sulla terra dei Faraglioni, incontrano un vero e proprio muro ormai dinanzi alla ricerca di un nido per vivere tutto l’anno. Una località turistica tout court come Capri, infatti, sta vivendo ancor di più degli altri paesi il proliferare di strutture turistiche e a uso di locazione breve che praticamente azzerano sul mercato la disponibilità di case per altri utilizzi come il fitto pluriennale per i residenti. Più di una coppia di giovani capresi ha optato per la vita da “pendolare al contrario” vale a dire lavoro sulla terra natia e viaggio a Napoli o penisola la sera per fare ritorno a casa. Un altro tassello di quello che si presenta ormai come un puzzle, sempre più complesso, è rappresentato dalla difficoltà di trovare posti letto e alloggi per il personale non residente impiegato nel comparto turistico. Le categorie imprenditoriali di settore infatti lamentano la crescente avventura per garantire i posti utili ad alloggiare sull’isola per coloro i quali hanno fatto rotta verso Capri per prestare la propria attività professionale. Una possibile strategia che sembra si stia prendendo in analisi sia quella del modello Venezia per vincolare in modo più stringente gli immobili a uso transitorio e incentivare chi invece offre il fitto pluriennale per famiglie e coppie. A proposito di queste ultime, poi, da qualche tempo sull’isola azzurra ci sono misure comunali per far rientrare degli oneri i capresi che si uniscono sotto lo stesso tetto ma con difficoltà a coprire le spese di fitto mensile. Infine si pensa a un piano di sviluppo cosiddetto popolare dal punto di vista urbanistico cercando, per esempio, di alleggerire vincoli e barriere su frammentazione di immobili di proprietà che potrebbero così una volta suddivisi rappresentare una possibile dimora per il proprio nucleo familiare.