Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Overtourism, a Capri si riflette su conseguenze e impatto socio-economico. La mostra “”Capri On/Off” curata da Bruno Flavio alla Certosa di San Giacomo, il complesso monumentale più famoso dell’isola azzurra apre “una riflessione sul turismo, il suo impatto sociale nei piccoli centri e la sua sostenibilità”. L’esposizione, infatti, è l’occasione migliore per approfondire pensieri su presente e futuro della terra dei Faraglioni alla luce “dell’aumento costante delle presenze turistiche sull’isola e il conseguente riverbero nella discussione pubblica”, un volano che ha portato “alla ricerca di un approfondimento in chiave critica sull’impatto del turismo nel quotidiano degli isolani, sul tessuto socio-economico locale, sulle ripercussioni che lo sviluppo turistico in costante crescita ha sull’ambiente”. Le fotografie di Enrico Desiderio, Stefano Petrucci e Bruno Flavio raccontano l’isola nel periodo invernale, la Capri sconosciuta ai più, quella delle strade deserte, dei cantieri aperti, delle vetrine vuote, dei silenzi, la Capri “off”, e sono scattate rigorosamente in bianco e nero, per esprimere ed al contempo esaltare il contrasto con la Capri “on” colorata e chiassosa durante l’estate. Le installazioni propongono una narrazione che si muove nello spazio e che muta in relazione al punto di vista dell’osservatore. “Insieme di elementi” di Nats invita a riconsiderare l’immagine del puzzle, inteso come struttura in cui l’elemento non preesiste all’insieme, ma è l’insieme a determinare gli elementi. Liberamente ispirata al romanzo “La vita, istruzioni per l’uso” di Georges Perec, si riferisce all’inevitabile interrelazione dell’uomo con gli altri esseri umani. “Metamorfosi”, l’assemblage di Gianluca Federico, racconta a suo modo il quotidiano dell’isola, meta di viaggiatori da tutto il mondo (rappresentati simbolicamente dai mappamondi), fatto di continue e inevitabili trasformazioni.