La nave crociera Costa Luminosa coi suoi 1.300 passeggeri che sono sbarcati a Marina Grande nel giorno di Pasqua per visitare per poche ore l’isola ha fatto scattare le proteste degli operatori isolani. Gli addetti ai lavori si chiedono come mai in una delle giornate più affollata dell’anno come quella di Pasqua si possano autorizzare simili attracchi che vanno ad intasare e a bloccare il già delicato ingranaggio del sistema della mobilità sull’isola. La nave Costa Luminosa è rimasta ancorata fuori dal porto commerciale dalle 7 del mattino fino alle 13.00 e gli oltre mille passeggeri sono stati traghettati a terra nel borgo marinaro di Marina Grande andando ad incrementare il numero di turisti già presente sull’isola, contribuendo in gran parte a mandare in tilt il sistema di mobilità interno proprio nel giorno più critico, a causa delle massicce presenze, nella domenica di Pasqua. Dall’isola già sono state annunciate una serie di proteste che la prossima settimana saranno inviate agli organi responsabili. I più critici sono imprenditori del settore, seguiti a ruota da albergatori e responsabili di categorie che invocano programmazione, concertazione e limitazione agli sbarchi a macchia di leopardo, specie nei fine settimana, nei giorni delle feste tradizionalmente legate alla vacanza, come è stato per il ponte di Pasqua che ha visto Capri affollata di vacanzieri stanziali: da quelli che risiedono negli alberghi, gli abituali, residenti nelle seconde case, turisti giornalieri nei tour organizzati ed ora addirittura i crocieristi che sfuggono ad ogni controllo. Pronta è arrivata la replica dalla società Costa che chiarisce: “la programmazione degli scali viene fatta con anni di anticipo e concertata con le autorità preposte.” Per quanto riguarda il porto napoletano viene loro assegnato lo scalo ed in quel caso ai crocieristi vengono proposte le escursioni: ovviamente quella a Capri è la più gettonata. Per quanto riguarda gli ormeggi esterni ai porti invece, le autorizzazioni vengono richieste alle autorità portuali con largo anticipo e per gli sbarchi dei crocieristi a terra vengono predisposti accordi con gli operatori locali. Per ora, dicono dalla società Costa: “questi sono gli adempimenti ai quali noi ci atteniamo, quando le regole cambieranno sicuramente ci adegueremo, per ora non ci è arrivata nessuna richiesta e nessuna limitazione. Nel caso ce ne fossero – assicurano i responsabili della Costa – siamo disponibili a sederci intorno a un tavolo, valutare le proposte e discuterne e sicuramente troveremo un accordo nell’interesse comune; anche perché lavoriamo nello stesso comparto turistico e non crediamo che i crocieristi portano solo disagi.”