Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Ventuno vite spezzate improvvisamente sulla carrozzabile Capri-Anacapri. Ieri, per non dimenticare il 24 febbraio 1943, quando intorno alle due del pomeriggio, una tragedia sconvolse l’isola, l’amministrazione comunale di Capri ha voluto ricordare il sacrificio di ventuno giovani. Ottantadue anni fa ieri, infatti, al primo tornante della strada carrozzabile che da Anacapri scende a Capri, un mezzo militare, con a bordo ventuno soldati a bordo, dopo aver urtato prima uno spuntone di roccia e poi un parapetto, sfondandolo, precipitò per duecento metri nella scarpata sottostante. Era un pomeriggio piovoso e ventuno artiglieri addetti alle batterie antiaerei avevano preso posto su un autocarro militare diretto a Marina Grande dove avrebbero dovuto caricare casse di munizioni. Lungo il percorso nel tratto di strada di Anacapri, il camion sbandò effettuando un pauroso volo e finendo nel dirupo nell’area di Porciello. Si tratta dell’incidente più drammatico della storia di Capri. Ad Anacapri una lapide apposta in occasione del cinquantenario ricorda tale tragico incidente. “Oggi ricorrono ottantadue anni – questo il post dell’amministrazione comunale di Capri guidata dal sindaco Paolo Falco attraverso le pagine social ufficiali del Comune – da quel tragico incidente che costò la vita a quei ventuno artiglieri assegnati alle batterie antiaeree di Capri. La Città di Capri ricorda il sacrificio di quelle giovani vite spezzate per un fatale destino”. A proposito della strada di collegamento tra Capri e Anacapri, ieri movimento meno intenso del solito. Sull’isola azzurra, infatti, si è registrata l’adesione allo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale proclamato dall’Usb. Fermi al di fuori delle fasce di garanzia, dunque, gli autobus di servizio pubblico che collegano con Anacapri, Marina Piccola e Marina Grande. Regolare, invece, il servizio sostitutivo funicolare.