[da Il Mattino del 27.1.2011]Anna Maria Boniello. Capri – A difesa del centro Anffas di Capri sono scesi in campo gli isolani. Dopo la nascita di un comitato spontaneo di cittadini, che si sono riuniti nell’agorà virtuale di Facebook ed hanno creato un gruppo che in pochi giorni è arrivato a più di mille iscritti, partono le prime iniziative per coinvolgere il territorio. Ieri è stata avviata una raccolta firme che accompagneranno una petizione che sarà inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedere un suo autorevole intervento. Aderiscono all’iniziativa numerosi esercizi pubblici dell’isola, fra Capri ed Anacapri, dove i cittadini si possono recare per sostenere con la propria firma il centro Anffas che rischia la chiusura per gravi problemi finanziari, dovuti alla mancato saldo di crediti vantati dal centro nei confronti dell’ASL1 Napoli 1. L’iniziativa, che è partita ieri ha già registrato una forte partecipazione da parte degli abitanti di Capri ed Anacapri, giovani, meno giovani, associazioni e rappresentanti delle istituzioni: infatti gli organizzatori hanno fatto sapere che sono già state raccolte oltre mille firme sotto il documento che sarò inviato al Capo dello Stato. Il centro di riabilitazione, sito a Palazzo a Mare, è nato nel 1991 ed effettua prestazioni riabilitative a beneficio di diversamente abili ed anziani, per la maggior parte indigenti o con difficoltà motorie. La chiusura del centro comporterebbe l’interruzione di circa 10.000 trattamenti, alcuni giornalieri, con gravi ripercussioni sulla salute dei pazienti. Inoltre prestano servizio presso il Centro Anffas di Capri 17 operatori, che compongono una equipe specializzata di medici, psicologi, sociologi, fisioterapisti, logopedisti e neuro psicomotricisti, che ormai da circa quattro mesi svolgono il loro lavoro senza percepire gli stipendi. Sulla vicenda è intervenuto il Presidente dell’Onlus Anffas di Capri Mario Cimino che ha dichiarato “Dei 600.000 di cui vantiamo crediti, per tamponare l’emergenza, basterebbe che venissero erogati almeno 300.000 euro di finanziamenti da parte della Regione, per scongiurare il pericolo di chiusura imminente.” Intanto si attende nei due comuni che venga accolto l’appello di un incontro urgente che i due primi cittadini isolani, Ciro Lembo e Franco Cerrotta hanno rivolto al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro affinché il Governatore possa mettere in atto iniziative urgenti per tamponare l’emergenza, ma anche trovare soluzioni definitive affinché l’Anffas possa continuare la propria attività, vista anche l’impossibilità degli assistiti a rivolgersi verso centri alternativi nello stesso territorio, così come accade in terraferma.