Fonte: Metropolis
di Marco Milano
ANACAPRI – Un pastore per le capre di Monte Solaro ad Anacapri e stop al loro trasferimento. A chiederlo sono gli oltre cinquemila firmatari della petizione on line sulla piattaforma “Change.org” lanciata da Gaetano Simeoli alla guida della “Voce di Capri” e dei Liberi Consumatori e da Louis Molino ceo di “Promediacom”. L’argomento capre selvatiche continua a tenere banco sulla terra dei Faraglioni. Da qualche tempo, in considerazione di una comunicazione dell’Asl che sollecitava interventi “per motivi sanitari e di incolumità pubblica” è entrata in vigore un’ordinanza sottoscritta dal sindaco di Anacapri Alessandro Scoppa, che dispone, per i caprini senza identificativo, “rinvenuti a vagare liberi e senza custodia in località Cetrella e Monte Solaro nonché su tutto il territorio comunale” il sequestro sanitario. Si evidenziava anche la “desertificazione del sentiero alla luce dell’eliminazione della vegetazione del sottobosco” e numerose segnalazioni circa “la presenza di tali animali vaganti nei fondi agricoli e in prossimità di strade e di private abitazioni”. Di diverso avviso il parlamentare dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che aveva sollecitato soluzioni diverse. “In Italia – si è chiesto il deputato del partito ambientalista del Sole che Ride – qualsiasi animale selvatico rappresenta un ostacolo da aggirare?”. Ora la petizione on line che ha già raccolto cinquemila-duecento sottoscrittori che chiedono “di lasciare libere le caprette sul Monte Solaro e di non portarle altrove. Attivare un servizio veterinario di controllo – si legge nel testo – e monitoraggio per la tutela della specie. Lasciarle libere tra le rocce dell’isola. Chiediamo che venga istituita la figura di un pastore che provveda alla cura e monitoraggio delle capre, nonché di provvedere al controllo delle nascite ed al foraggiamento dei caprini”.