Anna Maria Boniello – Capri. Scoppia la rivolta sull’isola per le carenze del servizio di autotrasporto pubblico gestito dall’Atc, l’azienda responsabile dei trasporto su gomma, che gestisce i piccoli bus gialli, che possono trasportare poco più di trenta passeggeri e che collegano sulle vie provinciali vari punti dell’isola. Ieri mattina a mettere nero su bianco la protesta sono stati i rappresentanti di categoria che hanno inviato una durissima nota indirizzata all’Atc Azienda Trasporti Campana e per conoscenza ai due sindaci, Franco Cerrotta per Anacapri e Gianni De Martino per Capri. Nel documento i presidenti delle associazioni, Federalberghi isola di Capri, Ascom Confcommercio Capri, Ascom Confcommercio Anacapri e Capri Excellence, rappresentano tutte le problematiche scoppiate in particolare questa estate relative all’esiguo numero di corse. “E’ francamente sotto gli occhi di tutti noi capresi ed anacapresi, e purtroppo anche sotto gli occhi dei nostri ospiti, l’insostenibile situazione del collegamento autobus da e per Anacapri. Inutile descriverlo, raccontarlo, file di ore nel caldo insopportabile dell’estate, mezzi stracolmi, corse dirette dalla Marina Grande già insufficienti per la stagione invernale ed attualmente tanto rare che paiono quasi inutili”, scrivono le associazioni. Molto duro il contenuto della nota: “Abbiamo forti dubbi che esista, anche in qualche paese del terzo mondo, un biglietto di linea pubblica che abbia un rapporto costo/distanza così incredibilmente alto. Ma invece siamo a Capri, in un contesto che è ben diverso e da cui ci si aspetta servizi di prima qualità, adeguati – se non al prestigio del luogo – perlomeno al costo del biglietto”. Le maggiori lamentele arrivano dagli utenti che utilizzano la corsa di collegamento tra Anacapri e il porto e viceversa. “Certamente avrete da addurre giustificazioni di tipo amministrativo-legale che sfuggono ai normali cittadini abituati a ragionare coi tradizionali parametri domanda/offerta, costo/guadagno, bisogno/servizio, e tuttavia non possiamo tacere di fronte alle file di persone esauste, ad un paese come quello di Anacapri i cui cittadini vengono quotidianamente penalizzati, ad una immagine del turismo isolano disfatta dal calore di una pensilina in una fila di gente sudata”, continuano le associazioni, chiedendo in conclusione “una risposta seria ed urgente ad una situazione insopportabile”.
Proprio su questo argomento la scorsa settimana era già sceso in campo l’assessore alla mobilità del Comune di Anacapri che aveva chiesto alla Atc la scaletta degli orari in vigore per il periodo estivo. “Sono rimasto esterrefatto – attacca l’assessore Coppola – quando ho visto che gli orari che ci sono stati comunicati sono fortemente sottodimensionati a rispetto a quanto era stato stabilito dall’accordo di Unico Campania, così come anche gli importi della tariffazione non sono quelli stabiliti dalla legge regionale. Il parco macchine, inoltre, non è stato rinnovato, così come previsto dagli accordi con l’assessorato ai trasporti, e risulta totalmente adeguato agli standard previsti”. Infine, l’assessore annuncia che una relazione tecnica sulla problematica sarà elaborata dagli uffici tecnici e oggi – assicura Massimo Coppola – “nella mia qualità di assessore alla mobilità la invierò in Regione e al Prefetto”.