Anna Maria Boniello. Capri – Tragedia ad Anacapri ieri pomeriggio per un operaio di 54 che è morto intorno alle 16.00 di ieri in seguito ad una caduta da circa sette metri di altezza. L’uomo, Franco Stravato di 54 anni, prestava servizio presso l’azienda elettrica della Sippic, ed ieri insieme ad altri tre operai stava effettuando alcuni interventi di manutenzione sulla rete elettrica nel territorio del Comune di Anacapri dopo un distacco programmato dell’energia elettrica in tutta la zona, di cui era stata avvisata la cittadinanza con manifesti nei luoghi interessati. Interventi necessari per verificare alcuni guasti che erano stati causati dalle pessime condizioni meteo che hanno interessato l’isola negli ultimi giorni. E dopo aver provveduto ad interrompere l’erogazione di energia nell’intera zona, Stravato, operaio di comprovata competenza, era salito, tramite una scala a pioli in metallo, su una delle cabine di trasformazione a pali di Via Monticello, una parallela di Via Tuoro, una delle stradine sulla rotabile che conduce alla Grotta Azzurra, per verificare se il trasformatore, collocato sulla piattaforma a circa 7 metri di altezza sui pali che superano i 15 metri, avesse subito danni. Secondo le prime testimonianze raccolte sul luogo, al momento dell’incidente, sulla passerella, larga circa un metro e mezzo, insieme all’operaio deceduto si trovava un altro tecnico, un giovane da poco entrato in servizio, che ha assistito impotente alla caduta nel vuoto del suo compagno di lavoro, che è stato soccorso intanto dall’altro collega della squadra che si trovava a terra. Un volo di sette metri, durante il quale l’uomo non ha lanciato nemmeno un grido d’aiuto. Immediatamente è stato allertato il 118, e sul luogo sono accorsi i membri delle altre square che lavoravano nella zona ed un gruppetto di abitanti nel tentativo di prestare soccorso, essendo la zona non troppo lontana dal centro abitato. L’autoambulanza ed i sanitari del 118 sono arrivati in pochi minuti, e si sono subito accorti della gravità dell’incidente, l’uomo non dava nessun segno di vita, e da qui sono iniziati una serie di tentativi di rianimazione, circa dieci minuti che purtroppo non sono serviti a far riprendere i sensi all’operaio, ed i sanitari hanno informato il Comando della Stazione dei Carabinieri di Anacapri. Sul luogo dell’incidente è immediatamente accorso il Comandante Cristoforo Perilli, che dopo aver raccolto le prime sommarie testimonianze ha avviato una serie di rilievi, anche fotografici, nell’intera area teatro dell’incidente che serviranno per ricostruire i fatti, ed ha comunicato l’accaduto al Procuratore della Repubblica di turno, che ha disposto il trasferimento della salma presso l’obitorio di Capri, per essere trasferita a Napoli oggi presso l’istituto di medicina legale per l’autopsia di rito. Probabilmente sarà proprio l’autopsia a stabilire le cause del decesso, anche perchè si azzardano varie ipotesi, da quella di un improvviso malore che ha fatto precipitare l’uomo da un’altezza di sette metri a quella di un piede messo in fallo, o una scivolata dovuta alla superficie bagnata della passerella. La morte dell’operaio elettrico è puntellata da alcuni dubbi che dovranno essere fugati dagli inquirenti, e tra questi se erano state rispettate tutte le norme di sicurezza per effettuare una manutenzione quasi di routine in una giornata piovosa e caratterizzata da forti raffiche di vento, specie in quella parte dell’isola più esposta agli agenti atmosferici e se gli operai che erano saliti sulla piattaforma avevano utilizzato le rituali attrezzature che si utilizzano in questi casi, casco ed imbragature di protezione, scarpe antiscivolo, insomma tutto ciò che prevede la legge antinfortunistica, oppure se è stata la fatalità del caso, un malore improvviso a causare la morte dell’operaio della Sippic. Su questo aspetto indagano i Carabinieri e la Magistratura.