Mariano Della Corte. Capri. Torna alla luce a Capri, nel borgo medievale all’interno della chiesetta di Sant’Anna, un antico affresco di notevole pregio artistico, risalente all’epoca tardo Giottesca. L’opera, datata dagli esperti intorno al 1380, riporta visibilità alla prima parrocchia dell’isola dove il dipinto è rimasto celato per secoli dietro una parete divisoria, in una cappella laterale. L’annuncio dell’importante rinvenimento è stato dato da Don Carmine Del Gaudio, Parroco della Chiesa di Santo Stefano Protomartire, che aveva fatto partire nella chiesetta dei lavori di restauro nel corso dei quali si è giunti alla scoperta dell’opera.
L’affresco raffigura una crocifissione dove però in corrispondenza del Cristo si trova una vistosa fenditura che attraversa l’intera parete facendolo scomparire completamente. Ben visibili invece ai due lati la figura della Vergine, di San Giovanni e di alcuni angeli con in basso a sinistra la probabile effige del donatore. Sotto la lunetta centrale sono stati riscontrati anche dei motivi iconografici a mandorla oltre a semplici elementi geometrici e decorazioni cosmatesche su un fondo a finto marmo, inoltre, secondo il parere degli esperti, l’opera risalirebbe ad una Vulgata della cultura pittorica giottesca a Napoli. La scoperta della presenza dell’affresco dietro una semplice parete è avvenuta proprio nel mese di Luglio dello scorso anno ed oggi spiega Don Carmine: “con l’abbattimento della parete Capri si arricchisce di un altro prezioso gioiello, a testimonianza della sua cultura millenaria. Questa Chiesa – continua Don Carmine – si è rivelata un piccolo scrigno nel cuore di Capri ed il nostro intento come Parrocchia, in collaborazione con la Soprintendenza, è proprio quello di riportare alla meritata visibilità quest’angolo di bellezza architettonica e pittorica proprio in questo che era l’antico borgo dell’isola. La chiesetta di sant’Anna risale infatti al XII secolo ed era dedicata ai santi Pietro e Paolo . Fino al 1595 è stata la Parrocchia di Capri e successivamente venne dedicata a sant’Anna in quanto nel quarantesimo giorno dalla nascita dei bambini vi veniva celebrato il rito della purificazione. I lavori di abbattimento della parete e di recupero di alcuni reperti sono avvenuti alla presenza dei responsabili della Soprintendenza: la dottoressa Tina Dal Conzo, restauratrice e l’architetto Rosalia d’Apice della Sovrintendenza di Napoli ai Beni Storici Artistici ed Antropologici. Ieri, nel tardo pomeriggio, nella chiesetta di sant’Anna a visionare la scoperta si sono recati, insieme al Parroco Don Carmine Del Gaudio, anche i rappresentanti delle istituzioni locali: il sindaco Ciro Lembo e il vicesindaco Marino Lembo che hanno dichiarato il loro intento di avviare l’iter burocratico per accelerare i tempi del restauro. Un impegno ribadito da Roma dal neosottosegretario ai Beni Culturali Riccardo Villari, caprese d’adozione, il quale ha comunicato agli amministratori capresi che si impegnerà a far sì che il Ministero faccia effettuare nei tempi più celeri possibili tutte le operazioni necessarie per accelerare il recupero dell’opera.
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