Anna Maria Boniello
CAPRI – Protestano i tassisti di Capri e minacciano lo stato di agitazione per la categoria. La notizia è ufficiale e proviene dallo stesso presidente per l’isola di Capri e vicepresidente regionale Lucio Di Palma dell’Uritaxi il sindacato che rappresenta i lavoratori del settore che a nome dei tassisti isolani esprime il disagio che stanno vivendo a causa delle noti vicende che sono accadute negli ultimi giorni. “Notizie – dice Di Palma – di eventi che riportate dagli organi di informazione stanno creando un notevole danno sia all’immagine della categoria che dell’isola di Capri. Non vogliamo che si spari nel mucchio indiscriminatamente – ha dichiarato il presidente Uritaxi – nel nostro comparto esistono gli strumenti per perseguire chi sbaglia come del resto è sempre avvenuto. Non si capisce però perché negli ultimi tempi c’è tanta esasperazione nei nostri confronti che porta a ricercare il cosiddetto “pelo nell’uovo” che porta a “punire” l’intera categoria o buona parte di essa”. E Di Palma pur affermando che non intende coprire le responsabilità e le reazioni sbagliate che sono state perpretate da alcuni tassisti auspica che questi episodi non devono assolutamente diventare i motivi per attività di controllo che alla fine vanno a colpire duramente prima con le sanzioni amministrative e poi con la sospensione dal servizio mancanze e irregolarità con il corretto svolgimento dell’attività che i tassisti di Capri hanno sempre effettuato correttamente nel rispetto del cliente. Il caso taxi è scoppiato agli inizi di agosto con la lite tra colleghi di lavoro che portò a ricorrere alle cure dell’ospedale Capilupi per ben due volte a distanza di poche ore ed è proseguito poi con le ispezioni dei Carabinieri delle stazioni di Capri ed Anacapri che controllarono una sessantina di veicoli e che si concluse con numerosi verbali e la richiesta ai sindaci di sospendere dal servizio oltre venti tassisti per non aver adempiuto all’obbligo di messa in funzione del tassametro, per l’esposizione non ben visibile del tariffario e per una serie di altre mancanze amministrative. Ed ha origine in questi episodi il malumore della categoria che attraverso il suo rappresentante sindacale ha chiesto un incontro urgente al sindaco di Capri Ciro Lembo e al sindaco di Anacapri Franco Cerrotta per chiudere la querelle che ha tenuto banco in questo caldo mese di agosto. Ciò però non ha evitato ai tassisti di Capri e di Anacapri di valutare la possibilità di dichiarare lo stato di agitazione per tutelare quei tassisti che esercitano la propria attività in maniera professionale e corretta.