Anna Maria Boniello. Capri – Tassa di sbarco, ultimo atto. Con l’approvazione del regolamento nel Consiglio Comunale di Anacapri ci si avvia verso la data fissata dal 1 Luglio, indicata dai due sindaci per il varo dell’imposta. 1 euro e 50 per ogni passeggero che mette piede sulle banchine del molo di Marina Grande, ed i regolamenti approvati all’unanimità dai Consigli Comunali indicano che anche quelli che sbarcano a Marina Piccola dovranno versare il balzello. I sindaci, già il 15 Giugno, hanno inviato una lettera alle compagnie di navigazione pubblica che collegano Napoli e Sorrento con l’isola, ed anche agli armatori delle piccole compagnie che effettuano gite giornaliere da altre località della penisola. Ma anche se la tassa di sbarco, approvata quasi all’unanimità dai due consigli comunali, ha raccolto sull’isola un coro di consensi, a partire dalle associazioni di imprenditori e di commercianti e dall’opinione pubblica, che hanno approvato la linea delle due amministrazioni comunali, che avevano scelto di avvalersi del decreto legge votato in materia di Federalismo Fiscale, una serie di “rumor” arrivano dalla terraferma. Il più autorevole è firmato da Ettore Cucari, il presidente della Fiavet Campania-Basilicata, l’associazione delle agenzie di viaggio che in una nota inviata ai due sindaci Ciro Lembo e Franco Cerrotta chiede alle due amministrazioni di rivedere il provvedimento e comunque rimandare l’introduzione della tassa al 2013. “La tassa di sbarco – scrive Cucari – penalizza fortemente il comparto turistico ed il costo, vista l’introduzione che arriva proprio in piena estate, peserà interamente sulle agenzie di viaggio e tour operator, sui quali pesa l’aumento dell’IVA e l’andamento negativo del mercato delle vacanze. L’aumento di 1 euro e 50 a persona non può essere inserito sui pacchetti turistici già venduti da tempo, e quindi, se andrà in vigore la tassa di sbarco – prosegue Cucari – saremo costretti a rinunciare a proporre escursioni su Capri ed Anacapri, scegliendo altre mete turistiche che sono presenti nel territorio campano.” Lo stesso leitmotiv viene ripetuto dall’Associazione Agenzie di Viaggio della Penisola Sorrentina che oltre a scrivere alle due amministrazioni chiamano in causa anche il Presidente dell’Associazione Commercianti di Capri Beppe Massa. Il tenore della missiva è lo stesso, anche dalla penisola orrentina arriva l’invito a posticipare la data di entrata in vigore al prossimo anno, “in modo – è scritto nella nota – di consentire a noi tour operator di poter comunicare ai nostri clienti l’aumento con largo anticipo.” Anche Aloschi Bros, il tour operator di numerose compagnie di crociera americane ed inglesi, si aggiunge al coro. L’amministratore unico della società Antonio Aloschi comunica agli amministratori “di aver già chiuso i pacchetti con le compagnie di armatori da crociera già nel 2011, ed a stagione turistica iniziata non si possono più addebitare i costi di 1 euro e 50 a passeggero, e nemmeno è possibile comunicarlo a tutte le compagnie da crociera.” Ed anche sul fronte delle crociere, viene chiesto di fare slittare l’imposta al 2013, e se il primo luglio andrà in vigore la tassa, Aloschi annuncia che la sua società sarà costretta a revisionare il programma di escursioni già programmate per l’isola di Capri. Ipotesi che non allarma più di tanto Ciro Lembo, che ieri mattina in Comune ha rivolto un nuovo invito alle compagnie ad incassare già dal 1 Luglio la tassa, ed ha sottolineato che non sarà sicuramente la tassa di sbarco a scoraggiare la visita a Capri, anche perché l’escursione sull’isola viene venduta all’estero, dal Giappone agli Stati uniti ad alcune centinaia di euro a persona, stando ai dati ufficiali tra gli addetti ai lavori.