Capri
I tagli sulla sanità colpiscono anche il Capilupi di Capri. Dopo l’incontro che si è tenuto a Napoli il 7 febbraio tra il direttore del dipartimento ospedaliero Rosario Lanzetta e le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei medici e dei comparti, alla presenza dei direttori sanitari dei presidi ospedalieri dell’Asl Napoli 1, sull’isola azzurra crescono i malumori che potrebbero sfociare anche in forme di protesta. L’argomento che ha tenuto banco nel corso dell’incontro ovviamente sono state le riduzioni e i tagli che l’attuale situazione economica deve apportare anche un settore essenziale quale è la sanità pubblica. Negli ultimi tempi era stato contestato l’eccessivo numero di ore straordinarie che veniva effettuato dal personale che presto servizio nell’unico presidio ospedaliero di Capri, ma è stato fatto notare, nel corso del vertice, che il personale ruota su turni di servizio che coprono le 24 ore. In un’obiezione sollevata dalla Cisl Fp è stato fatto presente che “su un organico insufficiente lo straordinario non solo è necessario ma giustificato a meno che la Regione non indica i concorsi e sblocchi il turn over”. E oltre all’insufficienza dell’organico è stato precisato dall’organizzazione sindacale che anche “il budget annuale previsto per Capri è insufficiente tenuto conto che il solo servizio di emodialisi ne utilizza il 58%”. Nel Capilupi, che conta 13 posti letto per la degenza e uno per il day hospital, prestano servizio 5 ginecologi, 3 ostetrici, 3 di medicina interna, 3 pediatri, 2 radiologi, un cardiologo, nel laboratorio analisi un biologo, 2 medici, 3 tecnici, un primario di anestesia e 2 anestesisti, un infermiere e un magazziniere addetti alla farmacia, 3 infermieri nella degenza, 2 nel pronto soccorso, 3 nella degenza e uno nel servizio triage. Il Capilupi è diretto da un direttore sanitario insieme a un collaboratore, quindi ci sono un direttore amministrativo, un assistente e un addetto alle prenotazioni. Tra i tecnici un capotecnico e un elettricista e 4 autisti che fanno turni di 24 ore. Per quanto riguarda i tagli annunciati, i rappresentanti sindacali della Cisl hanno detto che: “L’Azienda non può esimersi dal non applicare la normativa vigente sul mantenimento e garanzia dei livelli minimi di assistenza. Per quanto ci riguarda, ove mai venissero a mancare i presupposti normativi, non ci esimeremo dal denunciare tutto e tutti alla magistratura”. Nell’ambito dell’incontro sui tagli si è anche affrontato l’argomento tac, l’importante struttura ormai ferma da due mesi che giace inutilizzata costringendo i degenti a recarsi a Napoli per sottoporsi a esami così importanti. “In più occasioni .- dice Antonio Eliseo della struttura aziendale Cisl Fp del Capilupi – abbiamo scritto al Direttore Generale. Abbiamo detto che la tac andava sostituita con una di nuova generazione e che la sostituzione già precedentemente effettuata del tubo radiogeno risultava un palliativo e rappresentava comunque un errore nella equazione costo benefici. Ma tutto è stato inutile e l’epilogo e sotto gli occhi di tutti”. Intanto, il segretario responsabile della Cisl Fp di Napoli Salvatore Altieri e il coordinatore provinciale Giuseppe Migliore hanno inviato al direttore generale dell’Asl Na 1 Centro Ernesto Esposito una richiesta urgente dei tabulati e dei report di tutto il personale che lavora presso il Capilupi dai quali “evincere inequivocabilmente il plus orario e le indennità accessorie, reperibilità, indennità di presenza, indennità di turno, ticket mensa di ogni dipendente”.