Anna Maria Boniello. Capri – Si annunciano da Capri strascichi giudiziari nel day-after dell’incidente in mare che giovedì mattina si è verificato allo Zenit, il mezzo veloce della Navigazione Libera, a bordo del quale si è sviluppato un principio di incendio nel vano motori. Ieri mattina una lunghissima nota è stata inviata ai 57 passeggeri che si trovavano a bordo e che hanno vissuto alcune ore di spavento sullo scafo in avaria nel bel mezzo del golfo, sballottato tra le onde del mare agitato. L’avvocato Francesca Pelliccia del foro di Napoli ha infatti invitato i passeggeri a rivolgersi ad un’associazione di consumatori per avviare una pratica di richiesta di risarcimento danni che vanno da quello esistenziale, o al ritardo accumulato che comporta la perdita di una coincidenza nei trasporti, o addirittura un danno alla salute, nelle specie disturbo d’ansia generalizzato, senso di soffocamento, cardiopalma, tachicardia, sintomi questi che possono essere accusati quando ci si trova a vivere simili episodi. Una vera e propria azione di classe secondo l’avvocato, che si è occupata ieri del caso, che potrebbe essere presentata attraverso un ricorso collettivo o un’azione personale. Tutto quanto previsto dalla professionista è stato già sancito da un serie di sentenze che sono state pubblicate in vari tribunali italiani. E proprio come aveva promesso a poche ore dall’incidente, ieri Franco Cerrotta, sindaco di Anacapri, è intervenuto a livello istituzionale ed ha inviato agli organi competenti, Circomare Capri, Capitaneria di Porto Napoli, la compagnia Navigazione Libera del Golfo, l’assessorato ai Trasporti della Regione Campania, all’Acam ed all’area di coordinamento trasporti e viabilità, un elenco di quesiti sui quali il sindaco mentre si riserva di intervenire, chiede risposte certe. Fra queste Franco Cerrotta, a nome dell’amministrazione e dopo aver raccolto numerose testimonianze, chiede che venga fatta piena luce su quanto è accaduto e invita gli organi competenti ad individuare ed accertare eventuali responsabilità. Il primo cittadino chiede perché l’unità veloce Zenit che è arrivata da Napoli con un notevole ritardo a detta di molti testimoni per un guasto al motore, sia ripartita da Capri senza nessuna sosta tecnica per le opportune verifiche, mettendo così a repentaglio la sicurezza dei passeggeri. Secondo quesito che avanza il primo cittadino anacaprese è perché dal momento che l’evento si è verificato in prossimità del porto di Sorrento, il comandante di bordo ha preferito continuare verso Napoli lasciando i passeggeri in uno stato di preoccupazione e malessere dovuto anche alle pessime condizioni del mare. E ancora il sindaco di Anacapri chiede se vi sia stato l’effettivo rispetto della normativa vigente in tema di sicurezza della navigazione e disciplina degli imbarchi. Infine, tra le domande più pesanti avanzati da Cerrotta, è perché il personale di bordo ha prestato esclusiva attenzione allo spegnimento dell’incendio senza preoccuparsi dei passeggeri impauriti a causa dell’annuncio di abbandono nave, con la conseguente prescrizione di indossare i giubbotti di salvataggio. Quattro interrogativi pesanti per i quali Cerrotta chiede una dettagliata relazione per consentire all’amministrazione comunale di Anacapri di assumere le proprie decisioni per avviare azioni di tutela dei concittadini che erano a bordo.