Anna Maria Boniello. Capri – Forse sarà il Governatore Vincenzo De Luca a mettere la parola fine allo scandalo che ha lasciato Capri ed i capresi privi di una Tac dall’Ottobre del 2013. Al Presidente della Giunta Regionale della Campania ieri mattina è stato inviato un esposto firmato dall’avvocato Gaetano Simeoli, presidente dell’associazione nazionale liberi consumatori. Una nota lunga e dettagliata nella quale il rappresentante dei consumatori denunciava a De Luca l’assenza di un così importante strumento diagnostico nell’unico presidio sanitario dell’isola. A lanciare per primo l’allarme fu proprio Il Mattino, che in un articolo del 18 Gennaio 2014 segnalò che la Tac era ferma da alcuni mesi ed i pazienti, anche ospedalizzati, erano costretti ad essere trasferiti a Napoli in autoambulanza per sottoporsi all’importante esame. La notizia suscitò allarme nel paese, intervennero i sindacati e persino il sindaco dell’epoca Ciro Lembo, che insieme al sindaco Cerrotta di Anacapri scrisse a Caldoro per chiedere di procedere d’urgenza alla riparazione della Tac fuori uso, stigmatizzando il fatto di non essere stati informati ed avere appreso del problema solamente attraverso le pagine de Il Mattino. A seguito di queste prese di posizione i funzionari del Capilupi fecero arrivare i tecnici che decretavano che si trattava di un guasto irreparabile, perché l’apparecchiatura era di vecchia generazione ed i pezzi di ricambio introvabili, per cui bisognava procedere all’acquisto di una nuova macchina. Tutto ciò accadeva nel Gennaio del 2014, intanto i pazienti continuavano e continuano ad essere trasferiti in terraferma, ed in alcuni casi di incidenti di cui alcuni mortali addirittura tramite l’elicottero ambulanza. Finalmente nel 2015, nel mese di Settembre, espletate tutte le procedure burocratiche, è arrivata al Capilupi una tac di nuovissima generazione, che comunque non è stata ancora messa in funzione, tanto che l’ultimo caso che si è verificatosi il 12 Dicembre ha visto nuovamente un trasferimento in elicottero a Napoli per fare sottoporre alla Tac una donna che era caduta fuori le scale di casa e che si era provocata una ferita alla testa. Dopo aver suturato la ferita, per assicurarsi che non ci fossero altri danni, la donna è stata trasferita a Napoli al Cardarelli in un’inutile Via Crucis per sottoporsi all’esame diagnostico. Del caso della Tac non ancora in uso se ne stanno occupando anche i Carabinieri della Stazione dei Carabinieri di Capri comandati dal Luogotenente Pietro Bernardo. Dopo il grave caso di malasanità accaduto a Pozzuoli il 2 gennaio dove ha perso la vita un quarantunenne che non ha potuto sottoporsi all’esame della Tac, il problema si è riproposto sull’isola, e questa volta a scendere in campo è stata l’Associazione dei Liberi Consumatori con l’esposto trasmesso direttamente a De Luca. Gaetano Simeoli nell’esposto inviato al Presidente denunzia “che da mesi presso il nosocomio caprese dell’Ospedale Capilupi è presente una Tac nuova che, a detta dei responsabili, per problemi burocratici non viene messa in funzione, per cui resta lì inutilizzata. Quindi oltre al danno economico per la mancata messa in funzione dell’impianto – scrive il presidente dell’Associazione Liberio Consumatori – si potrebbe verificare un caso simile a quello accaduto a Pozzuoli che ha visto morire per un’emorragia un padre di famiglia quarantunenne. Lei è sempre molto attento alle problematiche sociali – scrive Simeoli al Presidente De Luca – e individua con precisione le strade più veloci da prendere per porre fine ad un disagio che gli isolani vivono da oltre due anni”. Infine anche se l’appello del presidente dei consumatori a De Luca venisse vanificato, Simeoli non esclude di rivolgersi agli organi giudiziari per far sì che i cittadini italiani che risiedono nelle isole dove esiste un solo ospedale, abbiano le stesse opportunità di tutela della salute pubblica così come accade per quelli che abitano sulla terraferma.