Capri –
Si avvia a conclusione l’iter burocratico per la ripresa dei lavori, a terra, per la costruzione della nuova stazione elettrica di Capri, che erano stati interrotti a causa del ritrovamento di reperti archeologici nella zona di Gasto. Una vasta area a monte del porto turistico dove già sono arrivati i cavi sottomarini che dovranno collegarsi poi via terra alla nuova stazione elettrica che dovrà fornire l’energia all’isola attraverso l’elettrodotto. I lavori sono rimasti bloccati per alcuni mesi e per la loro ripresa è stato necessario presentare una variante al progetto originario. La variante era stata già approvata dalla conferenza dei servizi a Roma e l’ultimo documento necessario alla ripresa dei lavori era la delibera della giunta regionale. Ieri il presidente Stefano Caldoro ha personalmente consegnato al sindaco di Capri Gianni De Martino l’importante documento, la delibera di giunta numero 1 del 9 gennaio, con la quale è stata formalizzata l’intesa a favore di Terna, che sta effettuando i lavori per l’allacciamento alla rete elettrica attraverso l’elettrodotto sottomarino, per la realizzazione della variante al progetto. L’ultimo atto burocratico mancante per avviare i lavori a terra della nuova stazione elettrica era la delibera di giunta regionale che doveva approvare lo spostamento di circa una cinquantina di metri dal punto di ritrovamento dei reperti che avevano portato allo stop dei lavori da parte della Soprintendenza Archeologica. “È questo l’ultimo tassello che mancava per consentire ai competenti Ministeri il rilascio dell’autorizzazione per la ripresa dei lavori”, ha dichiarato il sindaco di Capri Gianni De Martino che, soddisfatto, ha voluto ringraziare, “a nome dell’intera comunità caprese, il presidente Caldoro per la sensibilità e la disponibilità dimostrate verso l’isola, grazie alle quali sarà possibile completare un’importante opera che collegherà l’isola alla rete nazionale dell’energia elettrica”.